Giulianova calcio: i tifosi chiedono aiuto al sindaco

curva_ovestGiulianova. I tifosi del Giulianova calcio scrivono al sindaco Francesco Mastromauro e alla Giunta cmunale per chiedere un intervento nei confronti del presidente D’Agostino. I tifosi accusano il capo del sodalizio giallorosso di aver fatto “terra bruciata” intorno a sé senza mai coinvolgerli nonostante hanno accettato, lo scorso anno, la retrocessione e il ridimensionamento della società.

 

Dure le accuse rivolte a Dario D’Agostino: “ha portato la squadra all’ultimo posto in classifica con lo spettro di un fallimento più volte ventilato. I tifosi ancora una volta hanno dato una lezione di civiltà, evitando la contestazione violenta, e pur soffrendo moltissimo, hanno preferito disertare lo stadio”. Per questo l’estremo tentativo di rivolgersi al sindaco Mastromauro, da sempre tifoso giallorosso, affinché faccia capire al presidente D’Agostino che il Giulianova calcio “non è un’azienda su cui lucrare solamente ma deve essere fucina di passione, coinvolgimento e spirito di appartenenza”.  I tifosi concludono con una frase inequivocabile: “non ci vogliamo più vergognare del Giulianova”.

Questa comunque la lettera dei tifosi che pubblichiamo integralmente.

“Dopo una retrocessione quasi annunciata,accettata da tutti i tifosi con estrema compostezza e senza nessun isterismo, abbiamo dimostrato grande maturita’ e consapevolezza delle modeste possibilità economiche della nostra società.
In questo clima, il presidente avrebbe dovuto lavorare e raccogliere la grande energia e voglia che i tifosi avevano comunque dimostrato. Invece, ha imboccato una strada completamente diversa, opposta, facendo “terra bruciata” intorno a se di tutto e di tutti.
Le varie vicende che si sono susseguite in questi mesi, con vane promesse ed una condotta del presidente che non prevedeva minimamente il coinvolgimento di noi tifosi, sono oramai a tutti note.
Essa ha portato la nostra squadra all’ultimo posto in classifica con lo spettro di un fallimento più volte ventilato. I tifosi ancora una volta hanno dato una lezione di civiltà, evitando la contestazione violenta, e pur soffrendo moltissimo, hanno preferito disertare lo stadio.
Ora, quasi come un estremo tentativo per ridare soprattutto dignità alla nostra maglia, ci rivolgiamo a lei primo cittadino e primo tifoso dei nostri colori affinché intervenga e faccia capire all’attuale presidente che una società di calcio non e’ un’azienda su cui lucrare solamente ma deve essere soprattutto fucina di passione, coinvolgimento e spirito di appartenenza….. E noi non ci vogliamo più vergognare del nostro Giulianova”.

I tifosi del Giulianova calcio

 

 

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