Ternana (4-2-3-1): Mazzoni; Zanon, Gonzalez, Meccariello, Janse; Busellato, Coppola; Grossi (72’ Belloni), Falletti (82’ Signorelli), Furlan; Ceravolo (81’ Troianiello). In panchina: Sala, Santacroce, Sernicola, Gondo, Dugandzic, Avenatti. Allenatore: Roberto Breda
Pescara: (4-3-1-2):Aresti; Fornasier (83’ Pasquato), Campagnaro, Zuparic, Zampano; Selasi (83’ Mitrita), Torreira, Verre; Benali (68’ Mazzotta); Cocco, Lapadula. In panchina: Fiorillo, Bruno, Acosta, Diamoutene, Cappelluzzo, Ventola. Allenatore: Massimo Oddo
Reti: 77’ Busellato
Arbitro: Abbattista di Molfetta (Di Salvo-Rocca)
Ammoniti: Zampano
Il Pescara, reduce da 4 sconfitte in fila, va a caccia di riscatto (e di punti play off) a Terni in piena emergenza: squalificato Caprari, in attacco gioca Cocco in coppia con Lapadula, sospinti da Benali; indisponibili Coda, Crescenzi, Mandragora, Memushaj e Vitturini, c’è di contro il tanto atteso ritorno di Hugo Campagnaro nella disastrosa retroguardia biancazzurra, Aresti soppianta tra i pali Fiorillo in fase tragica. La Ternana, reduce dal successo di Avellino, continua a cercare la salvezza tranquilla senza Vitale, Palumbo Lo Porto, Monteleone, Zampa e Valjent, affidandosi a Ceravolo davanti a Falletti, Furlan e Grossi.
Avvio a ritmi blandi e noiosi, un solo tiro in porta nei primi 20 minuti, con Selasi che la mette in braccio a Mazzoni da lunga distanza. Il primo colpo d’emozione arriva, per mano abruzzese, al 25’: Torreira porta il pressing sul corridoio centrale e tenta la botta dalla lunetta, Mazzoni respinge, ritenta Benali ma il portiere ha i riflessi pronti, ancor di più sul terzo tentativo di Lapadula che non lo sorprende con il colpo di prima dal dischetto. Timida la risposta rossoverde, al 29’, con Ceravolo che riesce, lanciato da Falletti, a sfuggire in corsa a Campagnaro ma si spaventa del recupero dell’argentino e azzarda prima di entrare in area una conclusione indirizzata direttamente al fondo. Il tiro più pericoloso del primo tempo di marca umbra parte dai piedi di Grossi, su calcio piazzato al 37’: destro dai 25 metri indirizzato all’incrocio dei pali, Aresti vola in leggero ritardo alla propria sinistra ma viene graziato dalla mira scarsa solo di pochi centimetri. La frazione si chiude con la Ternana in attacco: Zuparic regala un corner con un errore macroscopico, il traversone dalla bandierina crea la mischia davanti ad Aresti, la sbroglia d’imponenza Campagnaro con una rovesciata in area piccola prima del duplice fischio.
Secondo tempo senza cambi ma prova a cambiare il passo il Delfino: al 7’st Benali procura, in ottima sovrapposizione sulla destra, e batte con i giri contati il corner per Lapadula che stacca su tutti e schiaccia con la testa la palla verso l’angolino basso, Mazzoni si tuffa e salva il secondo palo. Parte così, per i dannunziani, una costante fase creativa ma non concretizzata negli ultimi 16 metri, ben protetti dall’impostazione tattica di Breda; Oddo prova a scompaginarla cambiando modulo con l’inserimento, dopo 23’ minuti, di Mazzotta per Benali. Sulle prime sortisce solo effetti per i padroni di casa che, immediatamente dopo il cambio, arrivano in porta con Ceravolo che si gira sulla desta dell’area e colpisce l’esterno della rete. Ma c’è il contestuale spostamento di Zampano sulla destra ed è proprio lui, al 28’st, che si spinge fino al traversone dal fondo per Lapadula, anticipato da Zanon sul secondo palo un istante prima dell’inzuccata ravvicinata. Sembra il momento buono per la svolta, invece i biancazzurri cadono nella solita ingenuità difensiva al 32’st: Furlan scappa sulla mancina per il cross nel cuore dell’area, Zuparic la spazza senza troppa convinzione, la raccoglie Busellato sul limite e la spedisce alle spalle di Aresti. 1-0. La reazione, troppo scarna, passa per il colpo di testa di Cocco, la prima conclusione di un’altra opaca gara per l’ex bomber di cadetteria: alto sopra la traversa dopo lo stacco imperioso a centro area. Oddo prova il finale ad attacco potenziato, con Pasquato e Mitrita in luogo di Fornasier e Selasi dal 38’st; mossa che non serve nemmeno per i 4 minuti di recupero assegnati da Abbattista di Molfetta. Si finisce con il Pescara alla disperata e anche Aresti “in the box”, ma al triplice fischio arriva la quinta sconfitta consecutiva per il Delfino.
La squadra di Oddo non sa più cosa vuol dire vincere: ben 9 le partite infruttuose e ora Oddo se la rischia. Persa anche la giustificante dell’assenza di Campagnaro, l’atteggiamento più difensivo non ha impedito di capitolare al primo e quasi unico tiro in porta degli umbri. Una sconfitta pesantissima che lascia gli adriatici a 49 punti, tanti quanti il Brescia che deve ancora giocare alle 18: vuol dire decimo posto e biancazzurri fuori dai play-off.