Atri. La follia ha preso il sopravvento sullo sport al termine della gara del girone A di Promozione tra Fontanelle e Nerostellati.
Il match si era concluso con la vittoria del Fontanelle in rimonta per 2-1 dopo che gli ospiti erano passati in vantaggio nel primo tempo con un rigore dubbio trasformato da Palombizio e i fontanellesi avevano ribaltato il risultato nella ripresa con un altro rigore molto generoso realizzato da Bizzarri e con un colpo di testa dello stesso.
Dopo il triplice fischio finale di una gara maschia ma corretta e con qualche consueta scaramuccia senza conseguenze tra giocatori, una decina di sostenitori al seguito dei Nerostellati (forse in preda ai fumi dell’alcol come hanno riferito altre persone presenti in tribuna) hanno scavalcato i cancelli e le reti di recinzione rivolgendo la propria ira nei confronti dell’arbitro Cristiano Ursini di Pescara cercando di aggredirlo a calci e solo l’intervento del commissario di campo che lo ha chiuso nello spogliatoio ha evitato conseguenze peggiori.
Al termine di questo primo assalto gli stessi “tifosi”, se così possono essere chiamati, si sono scatenati contro la squadra fontanellese scagliandosi contro di loro a calci, pugni e ombrellate e con gli stessi giocatori dei Nerostellati che provavano a calmare i propri sostenitori.
A farne le spese è stato l’allenatore del fontanelle Domenico Di Pietro che è stato portato via in ambulanza col volto pieno di sangue e, dopo la TAC e le dovute visite all’ospedale di Atri fortunatamente si sono riscontrate solo tumefazioni ed escoriazioni al viso senza la rottura del setto nasale (come sembrava in un primo momento) né altre conseguenze.
Sul posto sono intervenuti, quando però è già tutto terminato, gli agenti di Polizia di Atri che stanno cercando di ricostruire l’episodio e valutano se aprire un’inchiesta.
Roberto Marchione