Il teramano ha, infatti, guidato una Toyota Corolla con motore turbo, “mentre io ero abituato a gareggiare con una vettura aspirata”, come ha specificato lo stesso De Dominicis al termine della gara.
Il Rally di Pescara è stato effettuato con la formula “ronde”, cioè un’unica prova speciale di 13 km da ripetere, tra i Comuni di Carpineto, Civitaquana, Civitella Casanova e Vicoli, località della provincia pescarese in cui è di casa appunto Lucio Petrocco. Grande il fair play tra “Dedo” e Petrocco. “Petrocco era un avversario temibile, lo sapevo bene, quindi a maggior ragione sono soddisfatto” ha dichiarato il pilota teramano. “Ma, al di là della vittoria, sono contento anche della qualità di questo rally, tecnico al punto giusto e con entusiasmo notevole da parte del pubblico sulle strade che abbiamo attraversato”.
Petrocco: “De Dominicis ha una guida molto pulita e poi è molto più allenato di me, ha vinto con merito. Il secondo posto è meglio del terzo, quindi bene così. Bene anche quello che ho potuto vedere, a cominciare dalla bontà dell’asfalto, per noi piloti è fondamentale la cura di questi particolari”.
CLASSIFICA FINALE: 1. De Dominicis-Daddoveri (Toyota Corolla Wrc) 25’41”; 2. Petrocco-Dalbard (Subaru Impreza Wrc) 25’59”; 3. Mezzatesta-Rossi (Ford Focus Wrc) 26’25”; 4. De Iuliis-Ottavini (Ford Fiesta S2000) 26’57”; 5. Rovatti-Cheli (Peugeot 106 16v) 27’14”; 6. Dell’Elce-Franceschini (Renault Clio S1600) 27’45”; 7. Matteuci-Benedetti (Renault Clio) 28’16”; 8. Fiore-Raso (Renault Clio) 28’24”1; 9. Di Clemente-Di Francesco (Renault Clio Williams) 28’24”6; 10. Luzzi-Mazzetti (Renault Clio S1600) 28’33”.