La maggior parte della città si è, infatti, riversata sugli spalti a ridosso del Duomo per acclamare i propri beniamini del calcio e salutare il mister Rinaldo Cifaldi, teramano doc da quest’anno “condottiero” della squadra biancorossa.
Immancabili anche gli ultras che da sempre accompagnano le glorie e gli insuccessi della squadra locale. Con essi, gli striscioni inneggianti il vecchio stadio cittadino, eterna diatriba tra tifosi e amministrazione comunale che, dunque, anche questa sera ha fatto capolino tra una presentazione ed un’altra. “Giù le mani dal comunale”, infatti, uno degli slogan maggiormente utilizzati dagli ultras, che si sono rivolti in più di un’occasione al sindaco Maurizio Brucchi, assente della serata.
Diverse le promesse che sono state orgogliosamente presentate alla città, come il caso di Giuseppe Gambino, il bomber del Gaeta che ha lasciato un segno nella scorsa stagione con ben 21 goal. Ma l’applauso del pubblico, immancabile, è stato tutto per “super” Mario Orta, il vero bomber della Teramo Calcio, a cui la serata ha riservato onori speciali, presentandolo al pubblico con la colonna sonora dell’invincibile Rocky. A seguire il momento dei dirigenti sportivi e del nuovo allenatore, mister Cifaldi, che promette a Teramo “tanta voglia di fare”.
Unico neo della serata è stata, però, senza dubbio l’assenza di Vincent Taua, profondamente sentita dai tifosi e dal pubblico teramano, che lo ha più volte nominato in diversi momenti della serata. Negative, infatti, le reazioni con cui la cittadinanza ha accolto il distacco dall’attaccante caledoniano, da sempre idolo incontrastato dei teramani, che lamentano soprattutto i modi scelti per cessare i rapporti con l’atleta, che aveva sottoscritto il rinnovo dell’accordo con il club di via Oberdan soltanto un mese fa.
Tania Di Simone