Pescara, Deborah Caldora lascia il Delfino

Deborah_CaldoraPescara. Deborah Caldora abbandona la società Delfino Pescara 1936. E’ stata proprio l’ex dirigente bianco-azzurra a comunicarlo con una nota: “Non ci sono più i motivi per continuare”.
Formalmente rimane nella società, ma la giovane imprenditrice pescarese si tira fuori, dopo una attenta riflessione nata dopo le prime cricche nella dirigenza sei mesi fa. Raggiunto il traguardo della B, la Caldora è potuta venire allo scoperto senza creare tensioni nocive agli obiettivi sportivi: “Tale decisione, già maturata nel corso del campionato, è ormai divenuta inevitabile, in considerazione della oggettiva impossibilità di operare nell’attuale assetto societario”, si legge nel comunicato, “I motivi che, nemmeno due anni fa, spinsero la sottoscritta ed altri imprenditori a rilevare il Pescara dal fallimento e a riportarla in serie B, oggi non ci sono più. Ne sono subentrati altri, forse più aderenti alla logica del Calcio, ma sicuramente non coerenti con quello spirito che, in principio, animò questa straordinaria avventura”.
Continua comunque a pulsare il cuore bianco-azzurro: “Il tutto nella ferma convinzione che quanto seminato in questi anni non potrà che portare lustro alla città di Pescara e dignità alla squadra che la rappresenta. Di fatto, oggi, l’unica cosa che conta è che il Pescara sia tornato in serie B!”, esclama. E ai microfoni del Tg3 regionale, che la interroga proprio sulle ragioni del cuore, e sulla possibilità che seguendole possa tornare sui propri passi, dichiara: “ Proprio come fece mio padre tanti anni fa io mi sono legata al Pescara per seguire il cuore, e proprio come successe a mio padre si è arrivati ad un punto che mi costringe a lasciare; evidentemente, l’insegnamento di allora non è servito nemmeno adesso: troppi galli a cantare non fanno mai giorno”.
Intanto, ieri pomeriggio è stata firmata con la Caripe la fideiussione bancaria di 800mila euro che ha permesso al Delfino di iscriversi al campionato di serie B 2010/2011: ora la B è ufficiale. Alla firma erano assenti proprio il Gruppo Edmondo e la Caldora Immobiliare, giustificati ufficialmente da motivi personali. Motivi che ora sembrano nascondere, ma nemmeno troppo, un retroscena: a questo punto ci si deve aspettare una mossa anche da Edmondo?

Daniele Galli

 

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