Fara San Martino. Fara San Martino e Palombaro ci proveranno domenica 11 ottobre, nel primo derby stagionale del Campionato Promozione di Calcio, Dilettanti Chieti.
Raccogliendo l’invito giunto dalla FGIC nelle persone del Presidente Daniele Ortolano e del Dirigente Ezio Memmo. E così con la collaborazione delle due società, rivolgendo l’invito a giocatori, supporter e simpatizzanti, che domenica saranno numerosi a Fara San Martino, si è organizzato il primo TERZO TEMPO calcistico tra Fara San Martino e Palombaro. Un brindisi alla fine del match, preceduto dalla lettura ai tifosi – prima della partita – di un messaggio congiunto da parte dei capitani delle due squadre.
Terzo tempo? “Il tradizionale incontro dopo-gara tra i giocatori delle due squadre. Inteso come momento conviviale pomeridiano (in ingl. After-match party o drink ) oppure serale (After-match dinner ), il terzo tempo è sempre stato visto come momento di socializzazione tra i giocatori, cui spesso partecipano anche le loro famiglie e, talora, anche i tifosi; nel mondo anglosassone si svolge in genere presso la Club House della squadra che ospita l’incontro”.
A leggere la definizione del terzo tempo da Wikipedia vengono i brividi tante e tali sono le differenze di comportamento e atteggiamento tra “rugby” e “calcio” che sovente notiamo negli atleti, nei dirigenti e nei tifosi. Due mondi completamente differenti, che raccontano una diversità forte che nel calcio si alimenta e si accresce per ore e per giorni soprattutto nelle dichiarazioni e nelle discussioni del post-partita, che riempiono le piazze e i giornali, locali e non. Una diversità che certo non si spiega con la diversa fisicità delle due discipline, se è vero come è vero che il rugby è uno sport ancora più fisico e “di contatto” del calcio.
Negli ultimi anni anche il mondo del calcio, a livello professionistico, per cercare di favorire il fair play, ha promosso il terzo tempo dopo gli incontri, anche se esso non si svolge secondo le stesse modalità del rugby, il cui ambiente nutre peraltro – e spesso a ragione – forti perplessità.
Affermano insieme Pierluigi Valente e Michelino Giangiulio, Presidenti rispettivamente di ASD Fara San Martino 1968 e ASD Palombaro: “Le nostre realtà collaborano dal punto di vista sportivo da anni, con l’esperienza della scuola calcio, è lì che tecnici e dirigenti sono impegnati nell’insegnamento dei veri valori dello sport, della tolleranza e dell’amicizia. In questo momento di grande trasformazione sociale della nostra Italia, reputiamo riduttivo e anacronistico tollerare una rivalità che non sia meramente sportiva, che quindi inizia il primo minuto e finisce al novantesimo. Ci piace il sano agonismo sportivo, ma intendiamo anche offrire spunti per guardare più in là di una partita di calcio”.
Anche per questo sono stati invitati a partecipare “sportivamente” alla giornata di festa anche i Sindaci delle due comunità, Giuseppe Di Rocco e Consuelo Di Martino, a testimoniare il rilancio di un legame amicale tra due territori non solo confinanti, ma che condividono anche la più grande area protetta naturale della regione (Riserva Naturale Maiella Orientale) e molto altro.
Appuntamento allo Stadio Comunale di Fara San Martino Domenica 11 ottobre alle ore 15.30.