Pescara (4-3-1-2): Aresti; Zampano, Fornasier, Zuparic, Crescenzi; Memushaj, Torreira (68’ Mandragora), Verre;
Pescara (4-3-1-2): Aresti; Zampano, Fornasier, Zuparic, Crescenzi; Memushaj, Torreira (68’ Mandragora), Verre; Valoti (58’ Benali); Cocco (74’ Caprari), Lapadula. In panchina: Kastrati, Bunoza, Vukusic, Caprari, Selasi, Mitrita, Fiamozzi. Allenatore: Massimo Oddo.
Perugia (3-5-2): Rosati; Mancini (46’ Parigini), Rossi, Volta; Fabinho, Spinazzola, Salifu (72’ Di Carmine), Rizzo, Del Prete; Lanzafame (58’ Della Rocca), Ardemagni. In panchina: Zima, Comotto, Zebli, Belmonte, Di Carmine, Boscolo, Drole Boza. Allenatore: Pierpaolo Bisoli.
Reti: 29’ Memushaj (rig), 75’ Caprari
Arbitro: Riccardo Pinzani di Empoli (Citro-Calò)
Ammoniti: Spinazzola, Aresti, Salifu, Torreira, Volta, Benali, Caprari
Dopo la figuraccia della prima giornata per il Pescara è obbligatorio il nuovo avvio per l’esordio stagionale all’Adriatico. Oddo boccia in tronco Caprari, colpevole dell’errore che ha compromesso la partita di Livorno dopo soli 4 minuti e cerca una squadra “con le palle” schierando il doppio esordio in biancazzurro di Lapadula e Cocco. Torna in regia capitan Memushaj, che lascia in panchina Benalì, al suo fianco rientra anche Torreira e inizia la stagione Verre, mentre Fornasier e Zuparic vengono confermati in una difesa fin qui criticatissima: duro il compito di arginare Ardemagni e Lanzafame, punte di fiducia di Bisoli.
Il mister chiede, i delfini rispondono: la nuova coppia d’attacco di Oddo fa scintille e regala spettacolo: il primo al 10’, quando Cocco e Lapadula triangolano a suon di colpi di tacco. Il dialogo tra i due diventa pericoloso al 13’, Crescenzi manda l’ex Teramo al cross per l’ex Vicenza che viene intercettato da un sospetto colpo di mano in area di Volta. Il primo dei pochi sussulti biancorossi arriva al 22’: Salifu insiste di forza nella sua azione sulla destra, sfonda in area e si porta al cross dalla linea di fondo per Ardemagni che vien anticipato millimetricamente prima di colpire di testa sul limite dell’area piccola. La seconda metà del primo tempo è un crescendo inarrestabile dei biancazzurri: al 26’ Zampano va in interdizione sulla mediana e lancia profondo Lapadula che prolunga per la torre di Cocco all’indietro che apparecchia per Lapadula il sinistro controbalzo dal limite dell’area, riesce a tenerlo basso con una girata sontuosa e a tagliare in diagonale tutta l’area battendo anche il portiere Rosati, ma centra la base del palo. L’undici di casa alza coralmente i ritmi e la classe, con Verre che manda lunghi gli avversari danzando letteralmente sul pallone: micidiale la cavalcata di Zampano che spinge sulla il triangolo al 28’ di Memushaj e Cocco, che arriva in area e va per restituirla all’accorrente Zampano ma viene steso ed è calcio di rigore; dal dischetto, Memushaj spiazza Rosati con un tocco al velluto ed è 1-0. Delfino sull’onda dell’entusiasmo dopo il vantaggio, diventa inarrestabile sulla catena sinistra anche grazie a Valoti, che al 32’ si porta chiama dentro Cocco, anticipato in area dalla testa di Volta, la palla rimane lì, ci va Lapadula che con una “veronica” la scarica sulla lunetta per Torreira che spara rasoterra ma Rosati riesce a vedere nella mischia e respinge con i piedi. Il primo, vero rischio arrecato dal Perugia arriva al 34’: Del Prete scappa sulla destra per il traversone che, stavolta, arriva sulla testa di Ardemagni ma, davanti ad Aresti, la manda sul fondo ben marcato dalla difesa. Troppo più pericoloso, al 40’, l’immenso Lapadula, innesato da un campanile di Zampano, spara dalla sinistra dell’area e viene fermato una prima volta dal muro rosso, prova una seconda botta mancina indirizzata direttamente al palo sinistro ma Rosati vola e devia in corner con la mano di richiamo. Si chiude con l’emozione alle stelle il primo tempo di un Pescara bravissimo a distendersi; il Perugia prova unicamente a sorprendere con le ripartenze ma l’ordine degli uomini biancazzurri è tale da neutralizzare ogni impostazione umbra.
Il secondo tempo si apre ancora con il tambureggiare dei pescaresi: al 3’ st Verre scambia dalla destra per Lapadula, che difende la palla spalle alla porta e apre il corridoio alla conclusione del compagno che, da fuori area, la manda di poco fuori bersaglio. Biancorossi comunque pronti a colpire al primo errore: al 4’ Zampano sbaglia il passaggio e concede la ripartenza che gira da Ardemagni a Fabinho a Parigini che arriva alla conclusione in area, ottima l’uscita di Aresti che respinge con i piedi, Parigini la riprende e si allarga per rimetterla dentro per Ardemagni, ma Zuparic fa buona guardia e gli chiude il varco buono davanti al palo. Non cala, però, la tensione per la squadra di Oddo: al 9’st Valoti corre sulla sinistra fino alla linea di fondo per scaricarla in area piccola a Lapadula, chiuso con estrema difficoltà dai centrali di Bisoli. Meccanismi perfetti nella squadra adriatica: sovrapposizioni sulle esterne che tengono gli umbri sempre sotto thriller, Cocco è il pilastro lì davanti che fa giostrare ogni scambio dalla trequarti in su, Lapadula è inarrestabile, Oddo azzecca le sostituzioni come un veggente: alla mezzora della ripresa, Benali (primo cambio) crea la ripartenza, verticalizza per Lapadula sulla trequarti che prolunga a memoria con un tocco di prima e manda la difesa fuori tempo e Caprari da solo in corsa nella prateria, Rosati prova in extremis ad abbandonare i pali ma il diagonale rasoterra lo aggira ed è 2-0.. Rigenerato e fiero di se stesso, il Delfino chiude tronfio, trascinato da un Lapadula maestoso: al 41’st Benali lo chiama all’ennesimo contropiede, l’ex teramano l’appoggia e parte, Mandragora lo ripesca con un pallonetto no-look dai 25 metri, lui si tuffa col sinistro davanti al palo destro ma con l’esterno riesce solo a metterla fuori di pochissimo. Quattro di recupero, al 90’ il Perugia imbambola gli avversari esausti con un giropalla infinito, Fabinho mette il traversone alla disperata, Crescenzi e Zuparic si ostacolano a vicenda, la palla rimane a centro area, ne approfitta Di Carmine per scaraventarla in rete. 2-1 ma è inutile.. Un errore evitabile ma trascurabile, il Pescara la chiude ulteriormente in attacco, con Memushaj che finalizza l’ultima ripartenza con un pallonetto da fuori area che sfiora la traversa.
Oddo si sarà pure infuriato per la macchia su una gara maiuscola, ma può esultare senza freni per aver trovato un Gianluca Lapadula dal cuore immenso e dalla tecnica sopraffina sul quale scommettere tutta la stagione, capace con Cocco al suo fianco di sfondare ogni barriera avversaria e, con un centrocampo giovane e dinamico, in grado di far saltare ogni schema. Buona, anzi, ottima la seconda!