Si è conclusa all’una esatta il processo su Savona-Teramo, iniziato ieri pomeriggio intorno alle 17 e rimandato a questa mattina per gli avvocati di Savona, Teramo e Campitelli.
La Corte Federale è riuscita a fatica a chiudere il dibattimento perché, dopo la replica della Procura Federale, le parti avrebbero voluto contro replicare. È stato concesso, per pochi secondi, ad Ascoli e Savona, per poi terminare i lavori.
Chiacchio e Di Giandomenico per il Teramo, Cozzone e Cerulli Irelli per Campitelli, hanno provato a scardinare il castello accusatorio della procura, definito “di sabbia” dall’avvocato Chiacchio. Legale che poi ha citato la recente giurisprudenza in modo tale che la Corte possa, eventualmente, contenere i punti di penalizzazione del Teramo per responsabilità oggettiva e presunta entro i quattro punti (sarebbe serie B).
A gran voce tutti i legali hanno chiesto che la Corte faccia cadere le accuse a carico di Campitelli, citando anche la testimonianza del medico sociale Carlo D’Ugo che avrebbe somministrato ansiolitici al presidente nella fascia oraria del 2 maggio in cui la procura colloca invece Campitelli ad Albisola con Di Giuseppe, Barghigiani e Ceniccola. “il Teramo merita la serie B”, ha detto Chiacchio al termine.
“Voglio l’assoluzione per tutto. Per me e per il Teramo – ha detto Campitelli – dopo le arringhe sono fiducioso”.
Dal canto suo (secondo particolare nuovo emerso dal secondo grado) la procura ha chiesto la conferma della pronuncia di primo grado (serie D senza penalizzazioni), sottolineando come sia in possesso dei nomi dei giocatori coinvolti nella combine, ma secretati perché si aprirà un nuovo filone dell’inchiesta.
La sentenza è attesa per domani, ma sarà importante capire quando verrà pubblicata dal sito FIGC: di certo prima del consiglio federale di lunedì, che dovrà dare un nome alle incognite in serie B e Lega Pro.