Chieti. La stagione della Proger Chieti è iniziata, ragazzi subito al lavoro, tutto sudore e lacrime, sotto la sferza ben poco indulgente di Falasca. Raccolti nei giorni scorsi i pareri di coach “Cedro” Galli e di “Richelieu” Brandimarte non resta che completare doverosamente il trittico, dando la parola al Presidente, Gianni Di Cosmo.
Presidente, non ci sono dubbi, la Proger Chieti è stata, in questa calda estate, una delle società più attive, sia sul mercato che sul versante organizzativo interno, partendo molto prima rispetto a tutte le altre squadre di A2. Qual è la ragione di tanto anticipo rispetto agli anni passati ?
La voglia di far bene e la constatazione da parte mia che siamo arrivati ad un punto di svolta.
In che senso ?
Mi spiego. Lo scorso anno abbiamo fatto bene. Ci quotavano come una squadra che avrebbe fatto fatica a salvarsi ed invece siamo stati la vera sorpresa del campionato. Abbiamo dato spettacolo e abbiamo divertito il nostro pubblico. Credo però che non si possa fare di meglio se si mantiene lo stesso modus operandi e la stessa progettualità. E se non si può fare di meglio, inevitabilmente si va verso una stagnazione che in tempi brevi potrebbe tradursi in un calo di entusiasmo e di interesse del nostro pubblico.
Quindi ?
C’è bisogno di cambiare, c’è bisogno di un progetto nuovo. Non è solo una questione di budget, bisogna aprirsi ad una visione nuova che faccia crescere la nostra visibilità quantitativamente e qualitativamente.
Qualitativamente ?
Si! Paradossalmente, io credo, che se vogliamo crescere dal punto di vista sportivo, dobbiamo uscire da una dimensione solo sportiva. Prendiamo il caso degli sponsor. Finora chi ci ha finanziato, lo ha fatto più come favore personale che nell’intenzione di averne un effettivo ritorno pubblicitario. Un obolo per la pallacanestro a Chieti e niente di più, il tutto all’insegna del “aiutiamo Di Cosmo a sostenere la spesa”. Alla lunga e soprattutto in questi tempi di crisi, questo non basta più. Ecco perché stiamo abbracciando una strategia nuova di marketing che vuole invece costruire un abito su misura ad ogni nostro sponsor. Bisogna offrirsi come un vettore effettivo di pubblicità e per far questo c’è la necessità di aumentare la nostra centralità sul territorio, uscendo dal solo evento sportivo per caratterizzarci come un’agenzia di promozione sociale, culturale, turistica etc.
Un’operazione difficile.
…Ma inevitabile se si vuole crescere. Dare per ricevere. Non possiamo più solo chiedere. Anche perché l’economia di questo territorio è esausta e ci sono pochissimi soldi in giro. Vogliamo rappresentare un investimento.
Come tradurre in pratica questa nuova progettualità ?
Siamo già partiti, lo abbiamo spiegato ai nostri vecchi e nuovi sponsor nella serata del 27 giugno scorso e abbiamo in ballo diversi tavoli per proseguire questo percorso. Non sarà facile ma abbiamo chiari i nostri nuovi obiettivi. Aggiungo peraltro che, a consuntivo di questa prima fase di lavoro, stiamo registrando un grande entusiasmo da parte degli sponsor, sia nuovi che storici. Tante sono le aziende che stanno avvicinandosi al nostro marchio e alcune di grande rilievo nazionale. L’approccio è per molti ancora di curiosità ma siamo certi che quando inizierà la stagione questa curiosità si tradurrà in entusiasmo vero e magari in un maggiore impegno economico a sostegno del nostro progetto. Un particolare ringraziamento però lo voglio rivolgere ai nostri partner storici che oggi più ancora di ieri ci sono vicini e che non mollano di un centimetro. Non abbiamo ancora completato il budget necessario a sostenere tutte le spese di questa stagione ma confidiamo di riuscirci al più presto. C’è grande positività intorno a noi e questo ci conforta tantissimo.
Nell’ottica di una nuova progettualità sarà ancora più decisivo costruire un rapporto di maggiore collaborazione con l’Amministrazione.
Verissimo anche se confesso che il Comune, nella persona del Sindaco Di Primio, non ha mai fatto mancare disponibilità e attenzione alle nostre esigenze. C’è da costruire un network tra noi e l’Amministrazione ancora più interconnesso ma il rapporto tra noi e loro è stato sempre molto solido.
Eppure su certa stampa sembrava che questo rapporto di collaborazione andasse incrinandosi.
Quell’articolo, anzi quel titolo, mi ha contrariato non poco. Suggeriva ai lettori una nostra inadempienza nei confronti del Comune, cosa del tutto falsa ed infondata. La gestione consorziata del PalaTricalle, compartecipata con le altre società sportive che lo utilizzano, è del tutto conveniente all’Amministrazione. Lo dico sulla base dei numeri ed è incontestabile che i cittadini di Chieti traggano un risparmio dalla nostra gestione. Non più tardi di ieri ci siamo incontrati con l’Assessore Viola che ha convenuto con noi, sulla base della relazione di un suo funzionario, la positività di questa gestione, offrendoci tutto il sostegno per continuare in questa direzione. Spero che di questa riunione si occupi la stampa locale, correggendo il tiro e rettificando quanto erroneamente proposto all’attenzione dei lettori nelle scorse settimane.
Passando agli aspetti tecnici, non posso non chiederle quello che più interessa agli sportivi e i tifosi. Come giudica questo nuovo roster ? La Proger Chieti è attrezzata per sostenere un campionato altamente competitivo come quello di A2 ?
Siamo partiti in largo anticipo sui tempi e, nonostante la vicenda Ancellotti, abbiamo lavorato sotto traccia riuscendo a dare una forma, che giudico, altamente competitiva alla squadra. Tengo a sottolineare che abbiamo creato un’asse solidissimo di piena condivisione tra la società e il tecnico. Non a caso la nostra prima volontà è stata quella di riconfermare il coach Galli. La squadra che è nata, è un’emanazione dell’idea di gioco che ha in mente Galli. Questo lo voglio ribadire perché sia chiaro che le scelte sono state tutte condivise.
Sono anni, che a dispetto delle ristrettezze economiche generali, la Pallacanestro Chieti riesce sempre ad allestire buone squadre e a centrare i suoi obiettivi. Queste buone pratiche hanno condotto la Proger a salire costantemente nel ranking italiano fino ad approdare nella A2 unica. Come si fa ad allestire una buona squadra a questi livelli. Qual è la ricetta giusta ?
C’è tanto lavoro dietro la costruzione di una squadra che deve affrontare campionati altamente competitivi. Tantissime sono le variabili che incidono e non sono sempre di natura tecnica. C’è da consolidare il budget, approntare la logistica, creare le condizioni migliori perché i giocatori possano rendere al meglio, rispondere alle loro esigenze e a quelle del tecnico. Credo però che preliminarmente il momento chiave sia proprio quello di coniugare il valore tecnico dei giocatori con le loro qualità umane e caratteriali. Basta poco per destabilizzare un’ambiente. Credo che questa scelta si ripercuota fatalmente sui risultati. Avere a disposizione bravi ragazzi che lavorano, fanno gruppo e ragionano da squadra ritengo sia la premessa per raggiungere risultati soddisfacenti.
Allegretti, Abbott, Armwood, Vedovato, Piazza, Piccoli e Sipala riusciranno a far crescere la cifra tecnica della squadra ?
Non siamo soliti usare la grancassa quando acquisiamo giocatori nuovi ma credo che in molti sottovalutino la portata di questi atleti. Allegretti ha vestito la maglia azzurra e ha giocato sempre ad ottimi livelli tra A1 e A2, per Ty Abbott parla la sua provenienza universitaria, Arizona State, e la sua breve ma ottima militanza in quel di Forlì. Armwood deve solo esprimere il suo alto potenziale fisico e tecnico. Qui avrà lo spazio e i minuti che non ha avuto a Trento. Vedovato è invece uno dei prospetti più interessanti del mercato italiano, giovane ma già collaudato e soprattutto conteso da fior di club. Gli altri ragazzi, che completano il roster, non hanno nomi altisonanti ma anche nella scorsa stagioni i Monaldi, i Palermo e gli Ancellotti erano degli sconosciuti e poi invece … Sono tutti ragazzi giovani e determinatissimi che comporranno”una squadra di sistema”. Questa è la volontà del coach e questo sarà.
Anche quest’anno c’è stato qualche tifoso che ha mugugnato per l’assenza di giocatori teatini nel roster di Galli. Ci sarà la possibilità nel prossimofuturo di vedere qualche teatino in maglia biancorossa ?
Ho visto qualche tempo fa giraresuFacebook una fotografia che ritraeva insieme Mancinelli, Ricci, De Laurentiis e Gialloreto. Nessuno credo più di me avrebbe il piacere di vederli tutti con la maglia della Proger ma è un sogno destinato a rimanere tale. Tralasciando il Mancio, per ovvi motivi legati ai lauti e giusti compensi da lui richiesti, bisogna una volta per tutte sottolineare che per celebrare i matrimoni bisogna che ci sia la volontà di entrambi le parti e abbiamo constatato che al momento questa volontà non c’è. D’altronde è anche naturale che un ragazzo giovane voglia vivere autonomamente e confrontarsi con realtà nuove e stimolanti. Non vogliamo costringere nessuno ad andare contro la propria volontà. Vogliamo solo giocatori motivati a vestire la nostra maglia e desiderosi di giocare con determinazione ferrea. Per quanto riguarda il futuro invece cercheremo di creare nel nostro settore giovanile quegli atleti che possano finalmente essere una risorsa vera per la prima squadra. Abbiamo rinforzato la componente tecnica con l’assunzione di coach Dragonetto e in corso d’opera raddoppieremo i nostri sforzi per potenziare ulteriormente il nostro settore giovanile.
Cosa più la incuriosisce di questa nuova squadra ?
L’atletismo! Mi assicura Galli che questa sarà una squadra molto più atletica e fisica rispetto a quella della passata stagione. Squadra di corsa e contropiede, una squadra costruita per combattere e dare filo da torcere anche ai roster più qualificati. Per questa ragione il giocatore che più mi incuriosisce è Armwood, che mi dicono essere un grande atleta e un fior di combattente.
Su quale giocatore punta maggiormente ?
Luigi Sergio …che finalmente potrà giocare da 3.
E la sorpresa ?
Per me le sorprese saranno due. La prima giungerà proprio dal giocatore che è di maggior notorietà, Allegretti. Dico sorpresa perché, come detto, molti, a Chieti, non ne hanno ancora ben recepito il valore. Qualità ed esperienza a servizio della squadra, Allegretti sarà il mentore dei nostri giovani che da lui impareranno ad allenarsi e a stare in campo. La seconda sorpresa sarà Monaldi, un giocatore con ancora tantissimi margini di miglioramento.
La formula del campionato è stata ufficializzata solo nei primi giorni di luglio. Questo ritardo quanto ha inciso sulle vostre scelte ?
Ragiono da imprenditore e come tutti gli imprenditori sono per la stabilità e la certezza delle regole. Vorrei una formula di campionato destinata a durare nel tempo, perché questo avvicinerebbe di molto alla pallacanestro sia gli sponsor che gli spettatori. Capisco però anche le ragioni della Federazione che per non andare incontro ad altri spiacevoli quanto dannosi ritiri in corso d’anno ha voluto prima vagliare la situazione economica di ogni squadra e poi confezionare la formula del campionato. Ricordo ai più distratti che è anche cresciuto la fideiussione necessaria per iscriversi, un male forse necessario per alzare l’asticella e impedire i bluff.
Chi sono le favorite del campionato e che cosa manca alla Proger per stare al loro livello.
Su tutti vedo Verona, seguita da Bologna, Brescia e Treviso. Cosa ci manca ? Il loro budget, solo quello. Per noi gli incassi della biglietteria sono un elemento marginale, o quasi, del nostro budget, per le squadre che ho elencato invece risultano essere un introito corposo. Sono dello stesso parere di Guido Brandimarte, per fare buone squadre si può sopperire con le idee alla poca disponibilità economica ma se vuoi lottare per vincere il campionato queste non bastano.
Quale sarà la squadra sorpresa del campionato ?
Noi, spero. Mi piace immaginare che saremo la mina vagante del nostro girone e che giocheremo con il coltello tra i denti e senza complessi su ogni campo. Vogliamo divertire il nostro pubblico.
Parlando di pubblico non si può esulare dal chiedere come sta procedendo la campagna abbonamenti e quanti abbonamenti contate di vendere ?
Non ci siamo posti dei limiti, spero tanti anche se il momento economico attraversato dal nostro paese non ci aiuta di certo. A livello societario abbiamo ragionato molto sui prezzi degli abbonamenti e di biglietteria. I nostri aumenti sono tra i più contenuti della serie A2. Contiamo sulla fiducia dei nostri tifosi, ai quali chiediamo di far sentire tangibilmente il loro affetto e il loro sostegno. Abbiamolavorato sodo adesso tocca a loro. Dal 31 luglio ad oggi abbiamo assistito ad un forte rallentamento della vendita degli abbonamenti ma contiamo di ripartire forte a fine mese. Ai tifosi mando il seguente messaggio: sosteneteci, fateci sentire tutto il vostro calore, riempite tutte le domeniche gli spalti del PalaTricalle, vi divertirete alla grande.
Lanciato il messaggio ai tifosi, non resta per concludere che mandarne uno a Galli e uno a Brandimarte.
A Galli porgo l’invito a lavorare insieme al suo staff con la stessa determinazione della scorsa stagione. Così facendo, sono certo che anche quest’anno tirerà fuori il meglio da sé stesso e dai suoi giocatori. A Guido va il mio ringraziamento per la collaborazione messa al servizio da anni alla causa della Pallacanestro Chieti. Il gran merito dei nostri successi scaturisce dalla sua grande competenza e dalla sua alta qualità di dirigente.
Altro da aggiungere ?
Solo un saluto, buon campionato a tutti!