Morro d’Oro. L’Atletica Vomano trampolino di lancio verso le stelle. Giammarco Tamberi vola a 2.37 nuovo record italiano e terzo al mondo.
Grande euforia soddisfazione in tutto lo staff della società di Morro D’oro per il nuovo primato italiano stabilito da
Giammarco Tamberi al meeting di Eberstadt (Germania). La misura di 2.37 arrivata dopo aver saltato 2.35 che gia aveva migliorato il vecchio record italiano appartenente in coabitazione allo stesso Tamberi e a Fassinotti di 2.34 . Il portacolori delle Fiamme Gialle , figlio dell’ex Olimpionico e allenatore Marco è cresciuto atleticamente nella societa’ del presidente Ferruccio d’Ambrosio e del ds Gabriele di Giuseppe e ne difendera’ i colori nella finale autunnale di Macerata è l’ennesima riprova della fucina di talenti rappresentata dalla societa morrese.
Con 2,37 Tamberi si colloca al terzo posto delle liste mondiali stagionali e al primo di quelle europee al pari dell’iridato Bohdan Bondarenko. “E’ tutto troppo bello – il commento di Tamberi a fine gara -. Una misura del genere è qualcosa di straordinario, ma dentro di me quest’anno più di una volta avevo sentito di poterla valere. Ho davanti agli occhi non tanto il 2,34 di Colonia, ma il 2,28 di Buhl dove ero andato veramente di tanto sopra l’asticella”. Gianmarco è figlio d’arte: suo padre Marco che è anche il suo allenatore, è stato recordman e azzurro dell’alto a Mosca 1980. Il nonno Bruno saltava 1,86 nel 1939 e il fratello Gianluca ha il primato nazionale under 23 del giavellotto. Ora per lui, a tre settimane dai Mondiali di Pechino (22-30 agosto), si aprono nuovi scenari: “Ora un paio di giorni di relax e poi giù a testa bassa fino a Pechino – dice Tamberi -. Fare ai Mondiali ciò che ho fatto qui potrebbe significare qualcosa di molto importante. Devo solo trovare la giusta stabilità e non portarmi dietro troppi errori. Oggi l’adrenalina era a duemila, forse un po’ meno le energie. L’atmosfera, però, era super. Mi piace coinvolgere la gente”. Eberstadt è la pedana su cui, in 36 anni di storia, hanno saltato i più grandi big dell’alto mondiale. A partire dal recordman Javier Sotomayor che qui aveva vinto la bellezza di cinque volte e che fino al 2014 deteneva il primato del meeting con 2,40 (nel 1994). Ci ha pensato poi nella passata edizione Mutaz Barshim a migliorare quella misura con uno spettacolare 2,41. Oggi, però, lo show l’hanno fatto Tamberi e Drouin. Tamberi torna a casa, ad Ancona, con il primato nazionale, ed è un risultato che, in base alle liste outdoor di ogni tempo, fa di lui il 24/o miglior saltatore in alto di sempre, e il 15/o in Europa.