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Giulianova a rischio iscrizione. D’Antonio: “Non ci sono 50mila euro”

Futuro denso di nubi per il Giulianova calcio dopo la nota dell’avvocato Berardo D’Antonio che da una settimana ha acquisito le quote societarie del sodalizio di via Migliori.

D’Antonio è stato chiaro: mancano 31mila euro per la fidejussione e 19mila euro per l’iscrizione. Insomma, non ci sarebbero 50mila euro per iscrivere la squadra al prossimo campionato di serie D.

I tifosi sono inviperiti e sui social criticano D’Antonio e chiedono soprattutto quale sia stata la ragione che lo abbia spinto ad acquisire le quote della società se poi non è in grado lui stesso di assicurare il futuro del calcio giuliese. Nei giorni scorsi l’avvocato aveva detto che avrebbe coinvolto il sindaco Francesco Mastromauro affinché facesse da tramite con alcuni imprenditori che in qualche modo avrebbero potuto sposare la causa del Giulianova.

Ma ad oggi le risposte ricevute sono praticamente nulle. Il tessuto imprenditoriale locale non sembra essere in grado di far fronte alle richieste, per via di una crisi ancora radicata. Inoltre la città non esprime un imprenditore che possa farsi carico di una squadra di calcio. In un tempo recente c’è stato Alessandro Quartiglia, imprenditore rosetano che ha portato il Giulianova a sognare la serie B.

Poi Dario D’Agostino che vinse un campionato di C2, per poi iniziare la lenta discesa, sino al fallimento, all’iscrizione al campionato di Eccellenza con il titolo del Cologna Paese, fino al ripescaggio nel massimo campionato dilettantistico italiano.

Ora però il rischio di non disputare la Serie D sembra concreto, nonostante nei mesi passati alcuni imprenditori si siano avvicinati al Giulianova con l’intento di acquisire la società e di rilanciare il calcio giallorosso. Ma ancora una volta solo tanta illusione per i tifosi e il tutto è finito in una bolla di sapone. C’è chi crede che l’avvocato D’Antonio abbia voluto scuotere il territorio, nella speranza di ottenere una collaborazione.