Savona-Teramo, entra in gioco la Giustizia Sportiva: chiesta la documentazione alla Procura antimafia

Teramo. Stefano Palazzi e la giustizia sportiva potrebbero a breve occuparsi delle partite interessate dall’inchiesta Dirty Soccer e quindi anche Teramo-Savona.

Il procuratore federale ha già chiesto tutta la documentazione a Catanzaro e, in attesa degli sviluppi della giustizia ordinaria, già nei prossimi giorni potrebbero essere convocati a Roma alcuni indagati, tra cui Campitelli e Di Giuseppe.

La giustizia sportiva dovrebbe intervenire con una certa celerità per evitare il caos nella composizione dei gironi e dei calendari dalla Serie B alla D, passando per la Lega Pro. E non è detto che le decisioni di Palazzi non potrebbero avere ripercussioni anche nei campionati militari regionali come Eccellenza e Promozione.

In quella sede i dirigenti teramani non potranno avvalersi della facoltà di non rispondere, come già fatto a Catanzaro, ma dovranno dimostrare la loro innocenza.

La strategia del Teramo Calcio è quella di ‘spostare’ l’inchiesta da Catanzaro a Savona, come richiesto dagli avvocati di Campitelli e dell’attaccante Matteini. Richiesta che dovrebbe essere respinta dalla Procura calabrese che pare ritenga il ds dell’Aquila, Ercole Di Nicola, una figura chiave in tutta l’inchiesta Dirty Soccer, e anche nella combina di Savona-Teramo.

I tifosi biancorossi attendono con trepidazione i prossimi eventi sia da Catanzaro che da Roma, temendo che il Teramo possa perdere la serie B.  La società, invece, va avanti e nella giornata di ieri il presidente Campitelli ed il coordinatore Scacchioli hanno incontrato il sindaco Brucchi e l’assessore Di Giovangiacomo per i lavori di adeguamento dello stadio Bonolis. Il sodalizio biancorosso e la città di Teramo vogliono farsi trovare pronti per la Serie B, Palazzi permettendo.

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