Varese (4-4-2): La Gorga; Fiamozzi, Luoni, Rossi, De Vito; Culina (81’ Truzzi), Capezzi, Barberis, Jakimovski (71’ Dondoni); Forte, Miracoli (64’ Capello). In panchina: Birighitti, Seitaj, Corti, Lores Varela, Mancino, Rojas. Allenatore: Stefano Bettinelli.
Pescara (4-3-1-2): Fiorillo; Abecasis, Zuparic, Fornasier, Rossi; Selasi, Torreira (57’ Politano), Memushaj; Bjarnason (46’ Pasquato), Pettinari (79’ Lazzari), Melchiorri. In panchina: Aresti, Pucino, Politano, Caprari, Salamon, Gessa, Venuti. Allenatore: Marco Baroni.
Reti: 45’ Jakimovski, 72’ Memushaj, 93’ Forte
Arbitro: Rosario Abisso di (Raparelli-D’Apice)
Ammoniti: Jakimovski, Rossi, Torreira, Dondoni
Un punto nelle ultime due gare: dopo la debacle interna contro il Perugia, il Pescara si trova davanti quasi ad un dentro o fuori per i play-off. Baroni ha il vantaggio di far visita a un Varese già retrocesso e affetto da numerose imperfezioni in formazione, ma azzarda due esordi assoluti a 180 minuti dalla fine della stagione: Torreira, schierato in mediana, e Abecasis come terzino sulla destra. Mancano Brugman e Zampano, tocca a Bjarnason giostrare alle spalle della coppia offensiva composta da Melchiorri e Pettinari, e a Zuparic e Fornasier difendere Fiorillo da Forte e Miracoli
La prima mossa è del Pescara, ma poco convinta: batte male il primo corner al 4’ Torreira, Melchiorri riesce comunque a deviarla di testa verso la porta ma La Gorga deve solo controllare la palla mentre esce sopra la traversa. Ben più incisiva la prima battuta biancorossa all’ 8’: Jakimovski si spinge sul fondo a sinistra per metterla sul dischetto dove Forte la colpisce di potenza e chiama Fiorillo alla deviazione sul fondo. Lenta la manovra biancazzurra nella prima fase di gioco, non riescono gli scambi tra Pettinari, Melchiorri e Bjarnason: solo uno sterile possesso palla. mentre il Varese sembra si mostra più minaccioso in ripartenza. La vera, prima occasione pericolosa pescarese arriva al 21’: lancio in profondità di Torreira, Pettinari tenta il tocco di testa ma trova l’opposizione di La Gorga in uscita. Il momento pare buono per gli adriatici, al 25’ Zuparic e Memushaj manovrano sulla mancina e mandano in avanti Pettinari che si gira ben marcato davanti alla porta e riesce solo a sbucciare la palla tra le mani di La Gorga. La retrocessione, però, non corrisponde alla resa per i varesotti, ancora alla conclusione al 28’: prova a pungere su calcio d’angolo Rossi che viene lasciato libero di colpire di testa, ma in fuorigioco. Il più agguerrito è il portiere di Bettinalli: buono alla mezzora il break di Pettinari sulla trequarti del Varese per lanciare Melchiorri in area, ma La Gorga non si fa ingannare a tu per tu e chiude lo specchio. Il duello si ripete al 35’ quando attaccante e portiere vengono a contatto dopo il liscio difensivo di Luoni: La Gorga neutralizza con il petto il nuovo tentativo pescarese. Ci prova anche Abecasiss dalla distanza al 40’, ma La Gorga risponde sempre presente nonostante il tiro a sorpresa e oppone i pugni. Il timore avvertito si concretizza al 45′: gran percussione centrale di Culina che, dopo aver superato tre avversari, viene steso a due passi dalla lunetta e si guadagna un’ottima punizione ; la batte Jakimovski, mandandola direttamente all’incrocio dei pali: 1-0 un istante prima del ritorno negli spogliatoi.
Baroni beve un the amaro, al sapore d’esonero punitivo, e corre ai ripari: in campo il Pescara rientra con l’attacco tridente con l’inserimento di Pasquato per Bjarnason. Eppure la concretezza offensiva non aumenta: il neo-entrato ha la possibilità di pareggiare dopo 6 minuti, ma liscia il pallone a pochi metri dalla porta. L’amarezza aumenta nella bocca del tecnico toscano e prima del 15’st inserisce anche Politano per l’esordiente Torreira; il Varese sembra galvanizzarsene e Culina cerca il raddoppio su calcio piazzato costringendo Fiorillo alla deviazione impegnativa con i pugni. Il crinale del match si mette male per i biancazzurri, ma quando tutto sembra già alla deriva il risultato cambia, nuovamente su punizione: è il 28’st quando Pasquato batte dal fianco sinistro dell’area ospite, nel mucchio svetta Memushaj che la mette dentro di testa. 1-1. Con mezzora per rimettere tutto a posto, il Pescara si galvanizza e si porta immediatamente nel campo biancorosso: Pettinari conclude secco da fuori area ma trova un vero e proprio miracolo di La Gorga: palla fermata in tuffo con una mano sulla linea dal portiere. La fase finale diventa un assedio pescarese alla caccia dei tre punti della tranquillità, ma la concretezza rimane quella vista per tutta la partita: lo spunto migliore ce l’ha Pasquato al 90’ che supera Dondoni in tunnel ma La Gorga gli respinge anche questa, la ribattuta arriva a Lazzari ma commette fallo prima di poter ribadire. E invece, al quarto minuto di recupero, il Varese condanna il Delfino ad altri 90 minuti di passione: contropiede finalizzato da Forte che batte Fiorillo con un rasoterra indirizzato alla sua sinistra. 2-1.
Il finale clamoroso di una prestazione negativa per i biancazzurri: e ora, nell’ultima gara di venerdì sera, può solo vincere contro il Livorno che pur pareggiando ha un punto di vantaggio. Non c’è pace per i tifosi pescaresi.
Esonerato Baroni, Pescara a Massimo Oddo
La sconfitta di oggi per 2-1 a Varese é costata il posto al tecnico del Pescara, Marco Baroni, che é stato esonerato. “La società Delfino Pescara 1936 Spa – si legge in una nota – comunica di aver sollevato dall’incarico di allenatore della prima squadra Marco Baroni, unitamente al suo staff. La società comunica di aver affidato l’incarico a Massimo Oddo già allenatore della Primavera biancazzurra”. Oddo esordirá nella gara con il Livorno, decisiva per l’accesso ai playoff.