Teramo. «Non mi ero accorto del gol. Ho sentito il boato e poi non ho capito più nulla». Fa sorridere il modo in cui Stefano Scipioni racconta la rete contro il San Marino che ha fatto esplodere di gioia il «Bonolis». Lo fa come una persona che ancora non crede di poter lottare per la serie B, lui che a Teramo è nato (è di Torricella, per l’esattezza) e che nel calcio che conta è arrivato gradualmente, dopo una lunga trafila dai campi di Promozione (con la maglia del Nepezzano).
«Ho ancora una grande gioia addosso, soprattutto per la squadra perché col mio gol siamo riusciti a sbloccare una partita che è stata davvero molto difficile – racconta Scipioni – Sono stato anche un po’ fortunato, perché la palla è finita proprio sotto la traversa. Avevo il difensore davanti, quindi non mi sono neanche reso conto di aver segnato. Ho sentito il boato del pubblico, ho cominciato a correre e non ho capito più nulla. E’ stata una grande emozione, questo è il gol più importante della mia vita».
Appunto, il suo gol. Tra l’altro arrivato grazie all’assist di un altro teramano, Di Paolantonio, suo compagno di squadra dai tempi dell’Eccellenza con la maglia del San Nicolò: «Alessandro ha premiato un mio inserimento e d’istinto mi è venuto di calciare il pallone in semi-rovesciata. Dopo il gol sono corso subito dal capitano Bucchi, perché questo gol voglio dedicarlo per metà a lui e per metà a mio fratello, che per la prima volta in questa stagione è venuto allo stadio a vedere la partita. Ho la fortuna, nel corso della settimana, di stare vicino ad un giocatore come Bucchi all’interno dello spogliatoio, una persona che mi dà sempre tanti consigli, anche a fine primo tempo durante la gara contro il San Marino».
(foto Il Messaggero)