Giulianova. “Non abbiamo più tempo. Abbiamo bisogno di risposte da parte del mondo imprenditoriale locale, che possa aiutare con un contributo il Giulianova Calcio. Non Antonio Esposito, ma il Giulianova. Io i miei impegni li sto rispettando. Purtroppo, il 23 dicembre arriveranno altre vertenze di ex calciatori e che la vecchia società dovrebbe liquidare ma che di fatto n on può”. L’appello è del presidente giallorosso Esposito che nel corso di una conferenza stampa, affiancato dal direttore sportivo Moris Carrozzieri, ha illustrato lo stato dei fatti.
Aveva chiesto aiuto al sindaco Francesco Mastromauro e ieri sera tra Esposito, il suo entourage e il primo cittadino c’è stato un nuovo incontro. Le parole di Mastromauro non sono state affatto rassicuranti perché gli imprenditori contattati si sono tirati indietro o hanno preso tempo, chiedendo un aggiornamento. Ma tempo non ce n’è in quanto le vertenze stanno tutte maturando. Due, quelle degli ex calciatori Stornelli e Di Gioacchino, sono state liquidate dallo stesso Esposito, che ha pagato anche i compensi di agosto della stagione in corso nonostante spettassero al gruppo Mattucci-Perletta che due mesi fa ha ceduto le quote societarie al nuovo presidente. Questo ha permesso di scongiurare la penalizzazione. Ma lo spettro si è ripresentato di nuovo perché sono in corso circa 10 vertenze per un ammontare di circa 50-60mila euro.
Insomma, la festa dei 90 anni dalla fondazione di domenica scorsa, è passata subito in secondo piano. “Convivo con un avvoltoio che ha preso residenza sulla mia spalla”, ha detto ancora il massimo dirigente giallorosso, “il nuovo corso sta rispettando tutti gli impegni presi. Ma è il pregresso, quel debito che altri avrebbero dovuto onorare, che rischia di danneggiare tutto quel lavoro che stiamo ora portando avanti. Ma come possono scendere in campo i ragazzi, la domenica, sapendo che poi l’eventuale vittoria verrebbe vanificata dalle penalizzazioni? Ecco perché oggi rivolgo questo appello. Il Giulianova è patrimonio della città. Non voglio credere che non vi siano degli imprenditori che da questo tessuto sociale hanno ottenuto qualcosa di importante senza oggi ricambiare aiutando la squadra della loro città. Ripeto, non chiedo aiuto per il progetto che si sta portando avanti, ma per far fronte a quel debito che altri non stanno onorando”.
Il presidente ha ricordato che ci sono degli atti sottoscritti dinanzi ad un notaio, ma non vuole infierire sulla precedente società i cui componenti non stanno attraversando un bel periodo, sia dal punto di vista imprenditoriale, sia dal punto di vista economico. Il presidente Esposito ha poi sottolineato come in questo momento chi è davvero vicino alla squadra, sono i tifosi che vanno allo stadio, i ragazzi della curva che incitano i giocatori in campo. E intanto per la partita col Castelfidardo, in programma prima della sosta natalizia, si sta pensando a prezzi popolari per portare sempre più gente allo stadio.