Teramo, pef stadio: interrogazione di Luzii sulle misure di prevenzione della corruzione

Domani è in programma un consiglio comunale a Teramo per le classiche interrogazioni mensili, tra cui troverà spazio anche quella del consigliere comunale di Italia Viva, Giovanni Luzii, inerente l’approvazione della revisione del pef dello stadio.

“Premesso che è interesse della cittadinanza avere un quadro chiaro degli adempimenti procedurali concernenti la “Proposta di revisione del PEF relativo all’affidamento di cui alla Convenzione Rep. n. 5246/2006”. Considerato che occorre acquisire tutte le informazioni necessarie ad una comprensione analitica di tali adempimenti; che il vigente “Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza” del Comune di Teramo – Triennio 2021-2023 – all’Allegato 1 denominato “Schede attività rischio corruzione” contiene in particolare la Scheda n. 13, rubricata “Lavori Pubblici – Gare e Contratti”, in seno alla quale, a pag. 27, viene disciplinata l’Attività-Procedimento titolata “Perizie di variante delle opere pubbliche”; che tale Attività-Procedimento prescrive le seguenti tre “MISURE”:

  1. “Le varianti in corso d’opera devono essere adeguatamente motivate e ad esse deve essere allegata una relazione tecnica del responsabile unico del procedimento che illustri le ragioni poste a fondamento della variante stessa. In particolare, devono essere indicate la categoria della variante ammessa dal D.Lgs. n. 50/2016 e la ragione tecnica della variante”;
  2. “Il responsabile unico del procedimento, sulla base di quanto disposto dal D.Lgs. n.50/2016, deve attestare che nessuna responsabilità grava sul progettista. Qualora, nei casi ammessi dalla legge, la progettazione sia di competenza del responsabile unico del procedimento, la certificazione viene adottata dal responsabile del settore interessato, ovvero laddove le due persone coincidano, da altro responsabile”;
  3. “Qualora la percentuale della perizia di variante ecceda la metà del quinto dell’importo originario del contratto, la stessa deve essere comunicata tempestivamente e, comunque, non oltre cinque giorni dalla sua adozione, al Presidente dell’ANAC, nonché al Prefetto competente per territorio, dandone comunicazione contestuale anche al responsabile del piano. In ogni caso sono trasmesse all’ANAC le perizie di variante previste dall’art. 37 del D.L. 24.6.2014 n. 90 convertito nella legge 114/2014”.

Si chiede di sapere:

  1. se il Responsabile comunale dell’attuazione del vigente “Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza” del Comune di Teramo – Triennio 2021-2023 – sia stato edotto dell’avvio della procedura in oggetto agli specifici fini di cui alla funzione esercitata;
  2. se il Responsabile comunale dell’attuazione del vigente “Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza” del Comune di Teramo – Triennio 2021-2023 – abbia avviato e/o concluso l’implementazione delle sopra citate tre “MISURE” con particolare riferimento alla procedura amministrativa di che trattasi;
  3. in caso affermativo, con riferimento all’avvio e/o conclusione dell’implementazione delle citate tre “MISURE”, di rendere edotto il Consiglio comunale di tutta la documentazione prodotta in merito”.
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