Nel febbraio 2020 il Movimento 5 Stelle presentava in consiglio comunale a Teramo una mozione con la quasi certezza che venisse accolta favorevolmente da tutto il consesso, “poiché il tema era incentrato sulle strategie da porre in essere per la riduzione della plastica nel territorio comunale”.
La mozione conteneva due proposte: “Con la prima, attraverso il “Programma Sperimentale Mangiaplastica”, il Comune si sarebbe dovuto attivare per seguire l’iter propedeutico alla richiesta dei fondi per l’installazione di un eco-compattatore in territorio comunale. Nella seconda si chiedeva all’amministrazione di dotare progressivamente(eventualmente con l’aiuto di sponsor o del partner privato che si sarebbe aggiudicato la gara della gestione dei rifiuti) gli studenti degli istituti comprensivi cittadini, di borracce ecosostenibili come sta già avvenendo in alcuni comuni della nostra provincia.Ebbene, sapete come è finita? Con un bel nulla di fatto perché la mozione è stata respinta con una serie di motivazioni tutte da dimostrare e condivise dall’intera giunta”.
E ancora: “A distanza di un anno però, magicamente, vengono meno tutte le convinzioni che avevano indotto il sindaco e la sua giunta alla bocciatura della mozione ed il Comune di Teramo aderisce al progetto “mangia plastica” per installare un eco compattatore a S.Nicolò. Quali siano le ragioni del ripensamento, non ci è dato sapere, qualche ipotesi però si può azzardare: vista la grande adesione degli altri comuni, non si è potuto fare diversamente per non fare figuracce; le motivazioni accampate per cestinare la mozione del M5S altro non erano che il solito “giochino”mmesso in atto dalla maggioranza per accaparrarsi il merito dell’iniziativa che non poteva assolutamente provenire da altra forza politica, men che meno dal M5S, le cui mozioni hanno fatto tutte la stessa triste fine; le motivazioni del diniego in realtà erano convintamente veritiere, ma per evitare le figuracce di cui sopra, si è presentato un progetto “inammissibile” così da fare buon viso a cattivo gioco”.
E ancora: “Sta di fatto che alcuni giorni fa è stata pubblicata la graduatoria dei Comuni che verranno finanziati e Teramo non è tra questi. Solo se verrà riproposta una nuova adesione da parte del Comune, visto che il termine è stato prorogato, si potrà avere la conferma di una delle tre ipotesi. Nel frattempo non possiamo che gioire per i 13 comuni della nostra provincia che avranno il loro eco compattatore e potranno dare un bel contributo ad una causa che ci riguarda tutti, ovvero Fano Adriano, Crognaleto, Rocca Santa Maria, Castiglione M.R., Tossicia, Campli, Valle Castellana, Torricella, Basciano, Controguerra, Colonnella e Silvi”.