Teramo. Qualche giorno fa il Comune di Teramo ha pubblicato sul proprio sito il terzo avviso per la formazione delle graduatorie degli aspiranti all’assegnazione temporanea delle unità abitative per l’emergenza terremoto.
“Terzo bando, altre case da assegnare, altre famiglie da sistemare. Sembra la scena di un film già visto che si ripete…Se il tutto accade nel periodo natalizio ancora meglio, potrebbe avere il sapore di un regalo ben confezionato e inaspettato”, è il commento di Pina Ciammariconi, consigliere comunale M5S.
“Peccato che invece si tratti di un diritto sacrosanto e che il “regalo” si riveli il solito “pacco”. Il giorno 7 dicembre c’è stata la convocazione delle famiglie interessate al terzo bando per l’assegnazione degli alloggi. Le case sono sempre le stesse, ma con la “novità” di una minore possibilità di scelta, visto che le disponibilità riguardano solo immobili siti in Via Balzarini e nel complesso il Melograno”.
“Perchè continuare ad assegnare questi appartamenti se si è constatato che ci sono delle criticità oggettive importanti?”, si chiede la consigliera. “E si badi bene, non si contesta la fattura, nè le dimensioni (seppur oggettivamente ridotte) degli alloggi, e neanche l’ubicazione, comunque piuttosto decentrata. Qui non si tratta di “capricci”, come ho ribadito durante l’incontro, esistono situazioni che avrebbero dovuto essere assolutamente risolte in tempi ragionevolmente brevi e che invece perdurano come, ad esempio, la fermata dei mezzi pubblici in Via Balzarini che è troppo lontana dalle unità immobiliari assegnate. È veramente molto difficoltoso, se non impossibile, percorrere quel tragitto per arrivare a casa, con l’aggravio delle condizioni meteo in peggioramento che renderanno sempre più difficoltosa ai condomini la percorrenza della distanze tra gli stalli e l’immobile”.
Ma non sarebbe tutto: “Anche la presenza di umidità e muffa sono problemi seri, come lo è la presenza dei ratti riscontrata all’interno di alcuni appartamenti, per non parlare delle colonie di scarafaggi. Sugli ascensori poi, vero vulnus del patrimonio così incautamente acquisito dall’Ente, è semplicemente meglio tacere. Se all’inizio tante criticità erano ignote, ora, al contrario, dopo proteste, comunicati stampa e sopralluoghi congiunti, sono ben note a tutti. A fronte di situazioni oggettive sottolineate per l’ennesima volta, non sarebbe stato il caso bloccare tutto ed evitare che altre famiglie vengano sistemate in questi alloggi? Non sarebbe stata un’operazione di buon senso quella di risolvere prima le criticità e poi far partire il terzo bando? La “colpa” è dell’Ater? Certamente, ma se l’amministrazione non fa nulla per difendere i diritti dei propri cittadini, si rende complice di questa pessima gestione di tutta la faccenda”.