Lo ha affermato la segretaria della Cisl, Annamaria Furlan intervistata a Coffee Break su La7. “Per le assunzioni abbiamo 350mila precari che lavorano e circa 60mila nella sanità – ha aggiunto la sindacalista – e poi non ci sono investimenti. Per digitalizzare la pubblica amministrazione bisogna investire dei soldi. Oggi un lavoratore o una lavoratrice in smart working si paga il computer e le bollette della luce, l’allacciamento ad internet e non ha fatto percorsi formativi. Non è così che riformiamo la pa”.
Furlan ha poi affrontato il capitolo sanità: “oggi sono i nostri eroi e poi un giorno dopo accettiamo che nella finanziaria ci sia solo una proroga per i lavoratori precari di un anno. Per un settore che è sotto gli occhi di tutti”.
In Abruzzo i lavoratori daranno vita a dei presidi dinanzi alle sedi prefettizie delle quattro cittadine capoluogo.