Notaresco, iniziate le operazioni di bonifica dei capannoni del Cirsu

Entro fine maggio i capannoni di stoccaggio dei rifiuti organici del polo tecnologico di Grasciano del Cirsu saranno completamente svuotati.

Le operazioni di bonifica hanno ufficialmente preso il via con i mezzi della Deco Spa di Rodolfo Di Zio che hanno iniziato a caricare su mezzi adeguati la quota di 3mila tonnellate di rifiuti che finiranno negli impianti di trattamento di Casoni.

Un’operazione che interesserà anche altre 9mila tonnellate di pattume, ovvero la quota affidata dalla Regione (Direzione Rifiuti) al CSA, il Consorzio Stabile Ambiente dell’Aquila che ha avuto in gestione sino a circa un anno fa le strutture del Cirsu. Ma CSA ha presentato un ricorso al Tar contro tale provvedimento. Ed è per questo motivo che la Regione ha avviato le procedure per incassare la fidejussione di CSA per sostenere le spese per la rimozione delle altre 9mila tonnellate di rifiuti organici.

Operazione che potrebbe essere affidata nei prossimi giorni direttamente a Deco. All’interno dei capannoni di stoccaggio sono contenuti rifiuti dal 2012, dal periodo in cui vennero sequestrati a seguito del fallimento di Sogesa. Una volta bonificata l’intera area e atteso il pronunciamento del Tribunale amministrativo regionale, gli impianti di Grasciano dovrebbero essere affidati a Deco per la gestione dell’intera struttura o di una parte di essa.

Il sindaco di Notaresco Diego Di Bonaventura ha sempre sostenuto che una gestione corretta e adeguata della struttura del Cirsu può essere accettata, anche e soprattutto in un’ottica di tutela del territorio, di gestione dei rifiuti se considerati davvero una risorsa. Ma se la situazione dovesse essere come quella degli ultimi anni, allora tanto vale smantellare completamente gli impianti di Grasciano. Ad ogni modo, il primo cittadino ha assicurato che vigilerà su tutte le operazioni che riguarderanno il Cirsu.

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