Tutta colpa di garze e stracci trovati nella condotta fognaria per l’improvvisa fuoriuscita di liquami da un adduttore del vecchio depuratore del quartiere Annunziata, a Giulianova, che ha interessato nella tarda serata di ieri l’ultimo tratto del fiume Tordino, quasi in prossimità della foce.
A dare l’allarme erano stati alcuni cittadini per il cattivo odore che aveva iniziato ad invadere la zona. Alcuni avevano poi notato una moria di pesci e rane in un punto in cui le acque del Tordino ristagnano e non sfociano, fortunatamente in mare. Tra i primi a dare l’allarme Walter Squeo, presidente della Cooperativa Mare Blu e membro del Cogevo, il consorzio di gestione delle vongolare.
Già in serata la Ruzzo Reti, la società che si occupa della depurazione delle acque, aveva inviato sul posto più squadre di operai per cercare di risolvere il problema. Durante le ispezioni alle condotte è emerso dunque che un tratto era completamente intasato con garze e stracci, probabilmente provenienti da qualche abitazione privata.
Qualcuno insomma ha scaricato nel water materiale che andrebbe smaltito diversamente. Una volta liberata la condotta, gli operai hanno pompato dal punto di ristagno tutti i liquami, facendoli confluire nella rete di depurazione.
Della questione si sta occupando anche la capitaneria di porto che ha confermato che lo sversamento non ha interessato le spiagge vicine e quindi il mare. Intanto Squeo ricorda come il consorzio delle vongolare da tempo collabori con lo Zooprofilattico di Teramo per la salvaguardia della salute del mare.