Impianti sportivi via Olimpica. Siamo Alba: le 5 domande al sindaco

Alba Adriatica. Non è certo sopita la polemica a distanza, innescata dal comitato civico Siamo Alba sulle tematiche legate al mondo dello sport e alla questione delle strutture deputate.

 

Il botta e risposta ora si arricchisce di un nuovo argomento, che è quello degli impianti sportivi di via Olimpica.

Il sindaco sullo sport si vanta di opere pubbliche realizzati da privati in via Olimpica e pretende pure di essere assolta per una scelta scellerata di aver concesso a un privato” per 24 anni uno spazio pubblico di 11.450 metri, situato nell’ex Campo Fanì”.
Dalla diffusione della convenzione sottoscritta dall’allora amministrazione Casciotti, nel novembre del 1999, il comitato civico pone alcuni quesiti.

 

Cinque domande al sindaco

1) Si stanno facendo le verifiche se il concessionario potrà riconsegnare alla data
scadenza (24.11.2024) gli impianti in un perfetto stato di manutenzione conservazione ed efficienza (art.3 della convenzione);
2) Il concessionario sta osservando le norme di sicurezza, igiene e la regolarità degli impianti? (art. 4 della convenzione);
3) È stato mai fatto un controllo dello stato di conservazione da parte dei funzionari del Comune? (art.5 della convenzione)
4) È stato mai verificato se il concessionario ha mai sub-affittato parte della struttura?
(pena la revoca della concessione come previsto dall’art.6 della convenzione);
5) È stato mai verificato se sono stati effettuati interventi di manutenzione ordinaria e
straordinaria? (In mancanza di questi, è prevista la revoca della convenzione come
previsto dall’art.9 della convenzione).

Lo stesso comitato civico parla, foto alla mano, di una struttura che versa in uno stato di degrado e chiede un sopralluogo per la verifica del rispetto della convenzione.
“Il sindaco condanna i sindaci passati”, si legge ancora, ” dimenticando però di aver amministrato la città per 15 anni e si ripresenterà alle elezioni oer chiedere il consenso per il quarto mandato con stessi metodi e stesse dinestie che si perpetuano da anni al suo fianco.

Nel bene e nel male è il sindaco che negli ultimi trenta anni ha dato la maggiore
impronta, l’impronta più significativa alla città che purtroppo ereditiamo oggi.
Il sindaco Casciotti ha poco da lamentarsi oggi con chi ha amministrato enormemente
meno di lei, dovrebbe piuttosto assumersi molte responsabilità circa gli errori del
passato e del presente”.

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