Elezioni nel Pescarese: il M5S vince in casa di D’Alfonso – I RISULTATI

La supremazia del Movimento 5 Stelle sul Pd alle ultime elezioni trova un forte emblema in quanto accaduto a Lettomanoppello: il paese natale di Luciano D’Alfonso, governatore della Regione Abruzzo, ha votato in grande maggioranza per i pentastellati.

 

Il candidato 5 Stelle alla Camera dei deputati Daniele Del Grosso ha ottenuto il 42,99 dei voti, superando il candidato del Pd Antonio Castricone che si è fermato al 31,69.

Anche nel limitrofo Manoppello Del Grosso si è affermato al 50,01%, rispetto al 28,69 di Emilia De Matteo (centrodestra) con il 28,69%.

Per il Senato, nel colleggio maggioritario, il M5S vede la vittoria del giornalista Primo Di Nicola, sul sindaco di Pratola Peligna Antonella Di Nino (Forza Italia”, mentre perde la senatrice pescarese e sottosegretario uscente alla Giustizia Federica Chiavaroli (Civica popolare).

Nei collegi uninominali per la Camera, Colletti viene riconfermato, vincendo su  Guerino Testa (Fratelli d’Italia) e la candidata del centrosinistra Allegrino.

I RISULTATI

 

CAMERA PE-CH

Movimento 5 Stelle: 41,68%  – 180745 voti

Forza Italia: 14,61% – 63384 voti

Pd: 13,35% – 57934 voti

Lega: 12,59% – 54620 voti

Fratelli d’Italia: 4,87% – 21144 voti

Liberi e Uguali: 2,57% – 11163 voti

Noi con l’Italia: 1,94% – 8430 voti

+Europa: 1,63% – 7096 voti

Potere al Popolo: 1,35% – 5887 voti

Italia Europa Insieme: 1,19% – 5184 voti

Casapound: 1,01% – 4395 voti

Civica popolare: 0,99% – 4303 voti

Il popolo della famiglia: 0,68% – 2951 voti

Partito comunista: 0,58% – 2552 voti

Italia agli italiani: 0,54% – 2377 voti

10 Volte meglio: 0,17% – 773 voti

Partito valore umano: 0,16% – 701 voti

COLLEGIO UNINOMINALE CAMERA

Colletti-M5S: 41,28% – 67001

Testa-Centrodestra: 34,08% – 55323

Allegrino-Centrosinitra: 17,12% – 27796

Martelli – LeU: 2,73% – 4437

Gallerati- Potere al popolo: 1,57% – 2561

Cavaliero – Casapound: 0,92% – 1504

Marcotullio – Popolo della famiglia: 0,88% – 1436

Pace – Partito comunista: 0,56% – 920

D’Ercole – Italia agli italiani: 0,39% – 646

Blasioli – 10 Volte Meglio: 0,23% – 376

Salis: Partito Valore Umano: 0,18% – 305

SENATO

Di Nicola – M5S: 40,99% – 165519

Di Nino – Centrodestra: 34,24% – 138259

Chiavaroli – Centrosinistra: 17,97% – 72586

Moresco – LeU: 2,58% – 10454

Cilli – Potere al popolo: 1,20% – 4870

Iacomelli – Casapound: 0,90% – 3647

D’Ingeo – Popolo della famiglia: 0,79% – 3225

Di Falco – Partito Comunista: 0,61% – 2492

Palmer – Italia agli italiani: 0,49% – 1988

Paolone – Partito Valore Umano: 0,18% – 731

La debacle generale a sinistra viene confermata anche dal deputato pescarese Gianni Melilla, che ammette la “vera e propria Caporetto di Liberi e Uguali. “Registriamo la più grave sconfitta elettorale e politica del centrosinistra e della sinistra italiana nella storia repubblicana”, afferma il deputato uscente, “In Abruzzo LeU si colloca molto al di sotto presi da Sel 5 anni fa. A Pescara quasi la metà in meno. Non vi è stato nessun valore aggiunto, anzi LeU ha perso voti rispetto a Sel”.

“Per il risultato catastrofico di LeU”, prosegue Melilla, “ci sono responsabilità evidenti in chi ha gestito e deciso il profilo programmatico, le candidature e la campagna elettorale, con rara miopia politica e maleducazione personale. Il dato di 118 pluricandidature, senza nessun rispetto per i territori e la democrazia riassume la vergogna di una gestione personalistica che è stata respinta dagli elettori di sinistra, che non hanno riconosciuto capacità innovativa e democratica al progetto di LeU. Chi ha gestito le candidature dovrebbe dirci perché non sono stati ricandidati gli unici due operai parlamentari ( un senatore della Fiat di Melfi e una senatrice dell’Arsenale di Taranto), perché si è abbandonata la candidatura emblematica del medico di Lampedusa, perché in Abruzzo sono stati imposti ben due capilista esterni nei collegi di Pescara-Chieti e L’Aquila-Teramo così come è stato fatto in tanti altri collegi italiani”.

“Prendiamo atto della sconfitta, facendo gli auguri ai futuri Governanti. La democrazia è anche questo. Prendere atto di una sconfitta elettorale e accettarla senza se e senza ma. Certo, il risultato non sempre paga il lavoro fatto”. Commento il presidente della Provincia di Pescara, Antonio Di Marco (Pd). “In questi anni – ha spiegato – si è lavorato molto per il nostro territorio, cercando di non far mancare la vicinanza ai sindaci. Ma evidentemente non è stato sufficiente a far capire che lavorare per il bene del nostro Abruzzo significa anche dare delle priorità e che è molto difficile operare in una situazione economica difficoltosa e in mancanza di risorse certe e sufficienti”. “Desidero complimentarmi – ha aggiunto – con il Movimento 5 Stelle, per una vittoria così chiara e inconfutabile, e alla coalizione di centro destra, che è quella che esce vincitrice dalle elezioni. Faccio i migliori auguri di buon lavoro all’alleanza che andrà a guidare il Governo, alla quale si arriverà faticosamente, e a costo di qualche scelta incoerente”.

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