Zooprofilattico e Cogevo insieme per il monitoraggio di mare e vongole e i pescatori ‘denunciano’ i depuratori

Giulianova. Questa mattina lo Sparviero, unità del Cogevo Abruzzo, è uscito in mare con l’Istituto Zooprofilattico di Teramo per effettuare il monitoraggio della risorsa vongole e della salute del nostro mare.

La dottoressa Carla Giansante e il suo staff, insieme ai pescatori, hanno fatto dei transetti di pesca nella zona A, dove le vongole sono in ottimo stato. E’ stata misurata anche la salinità e l’alcalinità del mare ed altri parametri a tutela della salute del mare e della pesca.

“Attualmente è tutto in ordine ,e i pescatori sono soddisfatti per la salute del nostro amato mare”, ha commentato Di Mattia, presidente del Cogevo, precisando come pescatori e ricerca si uniscono per un solo obiettivo: “Richiamiamo fortemente l’attenzione sull’importanza di salvaguardare i fiumi dall’inquinamento, di salvaguardare la vita del mare e delle future generazioni”.

Gli fa eco Walter Squeo di Federpesca e Cogevo, sottolineando “l’attenzione sulla efficienza dei controlli sui depuratori. I rilevamenti eseguiti nell’arco di 24 ore sono una ridicola presa in giro, bisogna tornare a prelievi brevi e controllati direttamente dagli operatori, come succedeva anni fa. Chi ci garantisce che, in queste 24 ore, i gestori dei depuratori non diluiscano con acqua o candeggina i campioni che poi sono verranno analizzati? leggendo i valori in uscita, talora paradossali per un depuratore, viene non solo da pensarlo, ma da esserne quasi certi. Questo è gravissimo, non è concepibile ammettere tutto ciò facendo finta di non vedere e non capire, mettendo a rischio la nostra salute e la sopravvivenza delle generazioni future, non solo del lavoro delle famiglie dei vongolari! Il nostro interesse coincide con la salute dei cittadini!”

Squeo ricorda che recentemente la forestale aveva denunciato l’inefficienza dei depuratori nel teramano (il 90% non sarebbe in regola): “cosa vuol dire questo? che la forestale si sbaglia? o invece questa è la triste realtà sottaciuta dalle autorità? O non è forse vero che alcune aziende scaricano prodotti chimici di lavorazione dalle zone industriali direttamente nei fiumi? i cittadini lo sanno? Alcuni sindaci hanno alzato il livello d’attenzione sui fiumi, noi chiediamo diventi una prassi e che le modalità di prelievo tornino ad essere quelle iniziali su tutti i fiumi e nel mare, acqua e fondali . Ognuno si assuma le proprie responsabilità, chi – conclude il rappresentante di Cogevo e Federpesca – si macchia del reato di uccidere la salute dei nostri figli va fermato”.

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