Ebola, il piano di intervento dell’ospedale di Pescara

Pescara. La Asl di Pescara ha prodotto nelle scorse settimane un dettagliato piano di emergenza aziendale per la gestione dei casi sospetti di Malattia da virus Ebola. Il documento, basato sull’evidenza scientifica ed aggiornato ai più recenti indirizzi nazionali ed internazionali sull’argomento, rappresenta uno strumento fondamentale per la corretta gestione delle problematiche organizzative ed assistenziali legate alla Malattia da Virus Ebola, il cui rischio, per quanto relativamente ipotetico nella nostra realtà, non può, comunque, essere in alcun modo sottovalutato.

Tale Piano, disponibile sul sito web aziendale www.ausl.pe.it – Piano di Emergenza Aziendale per la gestione di casi sospetti di malattia da virus Ebola (MVE), è il frutto di una fattiva collaborazione tra la Direzione Sanitaria, il Gruppo Operativo Epidemiologico (GOE), il personale delle Unità Operative di Malattie Infettive, 118, Pronto Soccorso e Rianimazione.

Sinteticamente, nel piano si prevedono le seguenti azioni:

– è stato identificato uno spazio adiacente al Pronto Soccorso dove installare un locale ad alta biosicurezza per triage dei pazienti a rischio ed eventuale assistenza dei casi critici in attesa di conferma diagnostica e trasferimento presso l’Istituto Spallanzani di Roma;

– è stata identificata ed acquistata una dotazione di dispositivi di sicurezza individuale a prova di trasmissione per via aerea, per garantire agli esposti una completa protezione;

– è stata identificata una dotazione di laboratorio aggiuntiva di livello BLS4, perché eventuali esami ematici possano essere eseguiti sui casi sospetti in piena sicurezza; – è stato costituito in collegamento con il Gruppo Operativo Epidemiologico (GOE) un nucleo di professionisti deputati al coordinamento di tutte le azioni in emergenza, includente tutti i medici in servizio presso l’Unità Operativa Complessa di Malattie Infettive, reperibili 24h/24h;

– è stata avviata immediatamente la formazione di tutto il personale a maggiore rischio di esposizione ed in particolare di tutti gli operatori del Dipartimento di Emergenza ed Urgenza, delle Unità Operative di Malattie Infettive, Pediatria e 118;

– è stata già programmata l’attività di formazione di tutto il restante personale potenzialmente interessato per una risposta pronta e coordinata al verificarsi di una situazione di emergenza.

“L’attuale livello di organizzazione”, spiega una nota della Asl “può essere considerato senz’altro adeguato all’allerta necessaria, per far sì che siano evitati inutili falsi allarmi e sia costantemente pronto uno staff preparato a gestire, senza panico e senza rischi, l’eventuale valutazione di casi sospetti e positivi”.

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