Iniziata la seconda fase di messa in sicurezza del campanile di Montepagano. Gli operai della ditta appaltatrice proprio in questi giorni stanno provvedendo all’eliminazione del ponteggio.
Ma prima che l’impalcatura, allestita per ingabbiare l’antica struttura gravemente lesionata dopo il terremoto del 18 gennaio scorso, bisognerà eseguire ancora qualche accorgimento, assolutamente necessario.
“Prevede la sistemazione delle cerchiature”, ha spiegato il consigliere comunale Simone Alosi, “la realizzazione della gabbia di Faraday, dopo di che si procederà con lo smantellamento totale delle impalcature”.
Le opere di messa in sicurezza del campanile sono state al momento finanziate dal Comune di Roseto con un anticipo di cassa in attesa di ottenere il ristoro da parte della Protezione Civile.
“Abbiamo speso circa 197mila euro”, ha aggiunto Aloisi, “e ad oggi non abbiamo ancora avuto un ristoro da parte degli organi competenti. Sostenuto un grandissimo sforzo da parte del nostro Comune”.
Dal terremoto dell’Aquila del 2009 la campana ha smesso di rintoccare in quanto i sostegni avrebbero potuto cedere nel tempo. Il terremoto di un anno fa e dello scorso mese di gennaio ne ha minato ulteriormente la stabilità. Due famiglie che risiedevano negli appartamenti confinanti con la struttura hanno dovuto abbandonare le loro case in attesa dell’ultimazione degli interventi di messa in sicurezza.
Intanto il Comune pensa ad una cerimonia nel momento in cui il campanile verrà riconsegnato ai residenti dell’antico borgo di Montepagano.
“Faremo la cerimonia”, ha concluso Simone Aloisi, “solo quando la campana potrà tornare a suonare in maniera libera”.