Università L’Aquila, progetto a favore di 10 studenti siriani

L’Aquila. La Siria, scenario di una delle più gravi crisi umanitarie del XXI secolo, sta soffrendo un’emergenza nel settore dell’Istruzione Superiore mai conosciuta a livello globale.

Secondo l’istituto di statistica dell’UNESCO, il 26% dei giovani Siriani era iscritto all’Università all’epoca dell’inizio del conflitto. Insieme a questi 350.000 studenti, circa 8000 docenti stavano portando avanti attività di docenza e di ricerca nelle 25 Università siriane.

Secondo le stime dell’Istituto per l’Educazione Internazionale (IIE), più di 100.000 studenti universitari qualificati e almeno 2.000 docenti e staff accademico si registrano tra circa 6,6 milioni di popolazione rifugiata all’estero (dati UNHCR, Giugno 2016), e circa 130,000 se ne contano tra i 7 milioni di rifugiati interni (internally displaced people).
Alcuni governi europei riconoscono ora l’importanza di supportare i sistemi di educazione superiore durante le emergenze.

Circa 6 anni fa, iniziavano a livello globale le critiche al regime di Assad in Siria con conseguenti sanzioni. La UE decise infatti di escludere la Siria da tutte le forme di cooperazione messe in atto negli anni precedenti per l’area euro-mediterranea nell’ambito della Convenzione di Barcellona. La Siria fu quindi esclusa da tutti i programmi (Council Regulation (EU) No 36/2012 of 18 January 2012 with regard to restrictive measures). L’unica eccezione a questa drastica decisione fu il Programma Erasmus Mundus dedicato alla mobilità studentesca con paesi terzi.

Una delle azioni prevedeva la costituzione di partenariati misti di istituzioni europee e non europee per una mobilità strutturata di studenti, docenti e staff, soprattutto da regioni non europee verso l’Europa.

In questo modo un discreto numero di studenti ha potuto svolgere un periodo di studio o l’intero percorso di studio (Laurea, Laurea Magistrale, Dottorato) presso una università europea conseguendo anche il titolo.

Nell’ultimo Bando del 2014 dell’Erasmus Mundus erano a disposizione per la Siria solo 3.000.000 euro per il finanziamento di due progetti di 1.500.000 euro ciascuno.

A causa dell’inizio della guerra e il peggioramento della situazione – afferma la prof.ssa Anna Tozzi Prorettrice delegata agli Affari internazionali – l’Università dell’Aquila ha ritenuto importante dare la possibilità ai ragazzi siriani di finire gli studi e prendere un titolo e quindi di partecipare al Bando del 2014.

Durante la preparazione del progetto l’università di Aleppo è stata bombardata per la prima volta, nell’Università di Homs si sono registrate perdite di vite umane, e con altre i contatti erano difficili per mancanza di elettricità o chiusura delle strutture. Siamo riusciti comunque a completare la proposta in tempo e il nostro progetto – ASSUR “IntegrAted Studies for Syrian and eUropean univeRsities” – è stato uno dei due approvati (l’altro, AVAMPEACE+, è coordinato dalla Università Tecnica di Berlino), tra i tanti presentati.

Tramite il progetto ASSUR- continua la prof.ssa Tozzi- 57 tra studenti e docenti stanno studiando e lavorando in una delle università europee partner. Alcuni hanno una borsa per l’intero ciclo di studio, altri solo per un anno.
Dei 57 beneficiari siriani, 10 sono stati selezionati per proseguire i propri studi nell’Ateneo Aquilano negli Anni Accademici 2015/2016 e 2016/2017 . In particolare si tratta di 2 studenti BACHELOR (laurea triennale), 5 studenti MASTER (laurea specialistica), 1 studenti PHD (dottorato di ricerca), 2 Post Doc (di cui uno in arrivo).

Tutti i beneficiari sono stati supportati a raggiungere la sede ospitante attraverso l’acquisito del biglietto aereo. Per tutto il periodo di mobilità, che varia dai 6 ai 24 mesi, gli studenti ricevono una borsa di studio erogata mensilmente secondo gli importi stabiliti dal Programma Erasmus Mundus, e una polizza assicurativa a copertura totale. Il supporto alla ricerca dell’alloggio viene fornito dall’Associazione Aquilasmus, convenzionata con l’Ufficio Relazioni Internazionali dell’Ateneo.

I restanti beneficiari sono stati o sono attualmente ospitati nelle seguenti Istituzioni partner straniere attualmente coordinate dall’Università degli Studi dell’Aquila, capofila del progetto: Université Pierre et Marie Curie (Francia), Universitat Politecnica de Valencia (Spagna),Alexander Technological Educational,Institute of Thessaloniki (Grecia),Tallinn University (Estonia),”Stefan cel Mare” University of Suceava (Romania),University Oldeburgh (Germania),Johannes Kepler University Linz (Austraia),Georg-August-University Goettingen, (Germania), Corvinus university (Ungheria), Artesis Plantijn University College (Belgio), Szent István Egyetem (Ungheria).

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