Pescasseroli. A una settimana dalla cattura dell’Orsa ‘Gemma’, un altro orso è stato dotato di un radio-collare. Si tratta questa volta di ‘Peppina’, la famosa orsa “transfrontaliera” catturata la prima volta dal Pnalm nel 2012 e che a fine estate dello stesso anno ha abbandonato Scanno per occupare definitivamente un’area compresa tra la Riserva Naturale Regionale Monte Genzana Alto Gizio e il Parco Nazionale della Majella permettendo di documentare, per la prima volta, la dispersione di una giovane femmina.
L’espansione dell’orso bruno marsicano è un processo molto lento, soprattutto da parte delle femmine che tendono ad essere filopatriche, cioè legate al loro territorio di nascita, ma essenziale per poter garantire un futuro a questa specie. Già nel 2015 l’orsa era stata catturata per la sostituzione del radio collare dall’equipe costituita dai tecnici delle tre aree protette (Pnalm, Parco Maiella e Riserva Monte Genzana). A settembre dello scorso anno, il collare aveva smesso di funzionare, ma i dati raccolti hanno permesso di acquisire, per la prima volta, informazioni importanti sugli spostamenti e i comportamenti degli orsi in aree esterne al Pnalm. A seguito della rottura del radio-collare, le tre aree protette si sono nuovamente attivate per procedere ad una nuova cattura considerata anche l’esigenza di monitorare l’orsa che mostra alcuni comportamenti problematici, limitati al periodo di iperfagia (ripetuti danni a allevamenti di animali da cortile).
Ancora una volta è stato fondamentale mettere insieme le diverse competenze tra le aree protette che hanno permesso di ottimizzare il lavoro di cattura, rafforzare la sinergia tra gli Enti e crescere professionalmente. La cattura è stata effettuata tramite la tube trap messa a disposizione dal Corpo Forestale dello Stato e già sperimentata dal Pnalm. Il controllo del sito di cattura e’ stato assicurato dai tecnici della Riserva e del Parco della Majella.
Finalmente, mercoledì 14 settembre, l’orsa Peppina è stata catturata nel territorio comunale di Pettorano. Le operazioni di cattura sono state seguite dal servizio veterinario della Majella supportato dai tecnici e biologi dei tre Enti, che da adesso si occuperanno del monitoraggio telemetrico.
“L’orsa Peppina – ha dichiarato il Presidente del Parco nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise Antonio Carrara – rappresenta la vera sfida per la conservazione della specie, sia per l’importanza di una femmina di orso fuori dal Pnalm, sia per le collaborazioni attivate dalla nascente rete di monitoraggio che vedrà sempre di più i tecnici dei Parchi in prima linea sul territorio regionale. La popolazione di orso bruno deve essere considerata unica e pertanto le azioni di gestione e di conservazione devono essere applicate e condivise da tutti gli Enti interessati”.
Il Direttore della Riserva Naturale Regionale Monte Genzana Alto Gizio, Mauro Fabrizio ha ribadito l’importanza di proseguire fattivamente il lavoro di prevenzione, sensibilizzazione ed informazioni delle popolazioni locali già intrapreso dalla Riserva da diversi anni. L”‘orsa Peppina – afferma infine Oremo di Nino, direttore del Parco della Majella – non è l’unica orsa del Parco, ma è la prima che grazie al radio-collare, continuerà a fornire indicazioni utili per una strategia gestionale ad ampio raggio che tenga in considerazione le esigenze di conservazione della specie, con quelle del territorio”.
“La cattura e il monitoraggio dell’orsa Peppina – commenta infine il Pnalm – sono l’avvio di un nuovo approccio alla conservazione dell’orso in cui ognuno degli Enti interessati deve fare la propria parte”.