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Roseto verso il ballottaggio Pavone-Di Girolamo: nessun apparentamento

Ognuno per la sua strada e con le proprie forze, senza il sostegno di chi alle urne non ha raccolto il consenso popolare. Niente apparentamenti, né per il candidato sindaco Enio Panone del centro destra, né per il candidato del Pd Sabatino Di Girolamo che si sfideranno al ballottaggio del 19 giugno prossimo.

Tra una settimana si conoscerà il nome del sindaco di Roseto. Si voterà dalle 7 alle 23 e lo spoglio inizierà subito dopo. Alle 2 di notte con ogni probabilità si dovrebbe conoscere già il nome del primo cittadino, se Pavone che otterrebbe quindi una riconferma, o Di Girolamo che riporterebbe la città nelle mani del centro sinistra e del Partito Democratico.

In questi giorni si sono susseguiti incontri e contatti con Abruzzo Civico e Rosaria Ciancaione per trovare un punto convergente sia sui programmi, sia sugli aspetti politici per un possibile apparentamento, o con Pavone o con Di Girolamo. Ma alla fine non se n’è fatto nulla.

Il Pd aveva proposto eventualmente solo una convergenza programmatica senza alcun apparentamento tecnico. Stesso discorso anche dall’altra parte. Anche se, nonostante le smentite, il centro destra era pronto a garantire un assessorato e la carica di vice sindaco ad Abruzzo Civico del parlamentare Giulio Cesare Sottanelli.

In mattinata la frangia socialista che appoggia Di Girolamo aveva cercato di trovare una convergenza tecnica per un accordo formale con Abruzzo Civico, ma il Pd è rimasto fermo sulle proprie posizioni rinunciando dunque all’accordo, forte anche della posizione di vantaggio da cui parte Di Girolamo. Inizia ora una settimana intensa per i due candidati, fatta di incontri e comizi.

Al sindaco uscente Pavone il compito più difficile, quello di recuperare lo svantaggio e ribaltare quindi la situazione. Di Girolamo, seppur forte anche per via degli oltre mille voti presi in più rispetto alle tre liste che lo sostenevano, non può tuttavia permettersi di dormire sonni tranquilli.