Guardiagrele. “Il trasferimento degli adulti disabili gravi dell’ex Centro di Riabilitazione Maristella di Chieti al presidio ospedaliero di Guardiagrele, con la messa in funzione di 20 posti di R.A.D.A. (residenza assistita disabili adulti) si è reso necessario per evitare che i pazienti restassero senza cibo e senza assistenza, perché il soggetto privato che gestisce la residenza non è più nelle condizioni di sostenerne i costi e la gestione”.
Così in una nota le rappresentanti del Pd Chiara Zappalorto e Gianna Di Crescenzo, che aggiungono: “L’Assessorato alla Sanità guidato da Silvio Paolucci e la Asl di Chieti Lanciano Vasto con il Dottor Flacco, si sono attivati tempestivamente per garantire la sistemazione dei pazienti, e la loro assistenza che sarà seguita da personale qualificato, che ha avuto già esperienze con gli ex pazienti di Villa Pini e che vanta una lunga tradizione e professionalità in questo campo. Qualla di Guardiagrele è stata ritenuta la scelta migliore, la più adeguata ed efficace. L’entrata in funzione della R.A.D.A. fa parte del piano di riconversione e valorizzazione del SS. Immacolata altrimenti destinato, dalle decisioni del governo Chiodi e dalla sentenza del Consiglio di Stato, ad essere invece semplice distretto sanitario di base. Il nosocomio guardiese, oltre questo sevizio, ospiterà prestol’UCCP (Unità Complessa di Cure Primarie), che fornirà assistenza lungo l’arco delle 24 ore, e l’ospedale di comunità con altri 20 posti letto. Si tratta, per quest’ultimo, di una struttura residenziale in grado di erogare assistenza sanitaria di breve durata ed è destinato a quei pazienti che non possono essere assistiti adeguatamente a domicilio per motivi socio sanitari, a quei malati affetti da patologie croniche che periodicamente necessitano di controlli o terapie particolari o, ancora, a persone che abbiano bisogno di terapie difficilmente erogabili a domicilio, così come ai malati in fase preterminale-terminale non gestibili a domicilio. Tutto questo a riprova del fatto che l’assessore Paolucci sta portando avanti il programma di riqualificazione dell’ospedale guardiese che aveva annunciato già dal suo insediamento”.
“A differenza di quanto avvenuto per il Consalvi di Casoli, chiuso dalla regione di centrodestra e riaperto dall’attuale governo dell’Abruzzo – concludono Zappalorto e Di Crescenzo – nel paese del ferro battuto tutto sta avvenendo in maniera contestuale, certo con i problemi organizzativi che ogni cambiamento può portare, ma puntando all’assistenza sanitaria adeguata alle esigenze del territorio e al decongestionamento dell’Annunziata di Chieti”.