A 28 anni dalla scomparsa di Primo Levi (11 aprile 1987), il Comitato Se Non Ora Quando? Teramo rende omaggio al suo ruolo di testimone della deportazione ed alla sua opera letteraria attraverso un percorso per immagini, poesie, racconti e lo fa rivolgendo l’attenzione al dramma delle donne nei lager nazisti “come rane d’inverno”, un tema per troppo tempo taciuto e rimasto ai margini dei dibattiti legati alla tragedia dell’Olocausto. Così è stato organizzato per giovedì pomeriggio, alle 17,30, nella sala consiliare della Provincia di Teramo, una conferenza dal titolo “Primo Levi e le donne ad Auschwitz”.
L’iniziativa, coordinata da Germana Goderecci, vedrà anche la partecipazione del laboratorio teatrale dell’istituto Milli diretto da Anna Colaiacomo. Alessia D’Andrea, Valeria Romani, Camilla Marrangone e Chiara Di Lorenzo, infatti, racconteranno pagine e momenti dell’Opera di Primo Levi. La scena sarà accompagnata dalla chitarra di Lino Pasquarelli.
Lo storico Costantino Di Sante, autore di “Auschwitz prima di Auschwitz”, inoltre, farà emergere, con varie modalità di comunicazione, l’itinerario umano e culturale di una personalità tra le più alte del Novecento, cercando al contempo di cogliere le peculiarità dell’esperienza femminile nei campi di concentramento tedeschi, scardinando le categorie tradizionali di riferimento, attraverso le quali si è andata scrivendo, nei decenni, una storia della deportazione e della Shoah declinata esclusivamente al maschile.