Troppi dubbi e misteri sulla sanità abruzzese: gli interrogativi di Febbo e Sospiri

Pescara. Punti nascita e compartecipazione sono gli argomenti principali della conferenza stampa tenuta questa mattina da Mauro Febbo e Lorenzo Sospiri che hanno presentato le iniziative portate avanti dal gruppo di Forza Italia in Consiglio regionale.

 

“Innanzitutto voglio dare due notizie – ha dichiarato Febbo – che né il Ministro Lorenzin, come aveva promesso D’Alfonso, né il Premier Renzi, quarto “annuncio saltato”, sono venuti in visita nella nostra regione. Il Capogruppo Sospiri ha presentato la richiesta per un Consiglio regionale straordinario avente ad oggetto proprio la chiusura dei Punti nascita.

 

 

Voglio ricordare che nel mese di ottobre avevamo presentato una risoluzione, votata all’unanimità, che tra le altre cose chiedeva un tavolo istituzionale che procedesse ad un più approfondita analisi prima di prendere qualunque decisione. Questo Governo regionale però non ha rispettato la decisione dell’Assise regionale e il Commissario ad acta per la Sanità D’Alfonso ha firmato il decreto (il n.10) di chiusura.

 

 

Resta però un atto misterioso del quale non si hanno tracce sul sito della Regione e quindi non conosciamo le motivazioni. Altro aspetto inspiegabile riguarda i Manager delle Asl che prima, il 13 febbraio dicono una cosa e il 26 febbraio un’altra: se è vero che quei reparti non sono sicuri come emerge da certe dichiarazioni, vogliamo capire perché in questi anni non sono stati chiusi? Su questa storia andremo in fondo fino alla fine perché non si possono prendere in giro i cittadini e un’intera classe politica.

 

 

L’assessore Paolucci e il Presidente D’Alfonso non possono non rispettare le decisioni del Consiglio e al tempo stesso mentire agli abruzzesi. Come riportato dalla stampa, il primario di Ortona, dott.ssa Mucci, ha spiegato come fino al 24 maggio, giorno prima delle elezioni lo stesso Paolucci aveva assicurato che il reparto non sarebbe stato chiuso. E ora come pensa di giustificarsi?

 

 

Chiederemo tutte le carte e se questi signori continueranno a dire che chiudono perché manca la sicurezza ci faremo spiegare se e quali sono i danni causati agli abruzzesi in questi anni. Siamo comunque convinti che chiudere i 4 punti nascita significa fare danni alla salute della donna e dei nascituri”.

“Sul tema della compartecipazione – spiega Sospiri – abbiamo inviato una lettera a tutti i sindaci abruzzesi, perché riteniamo che il nostro grido d’allarme non abbia colore politico, per metterli in guardi su quanto sta per accadere: nella completa assenza di dati economici certi si rischia di scaricare totalmente sulle amministrazioni comunali le ricadute della compartecipazione. Questo vuol dire far fallire tutti i Comuni e far aumentare la tassazione. E’ un atteggiamento folle. Tra l’altro non riusciamo a trovare né la sospensione, annunciata sui giornali, né il nuovo decreto. Inoltre ai Comuni stanno già arrivando le fatture di pagamento degli operatori socio sanitari e se non verranno saldate scatteranno gli atti pignoramento. Invitiamo pertanto tutti i sindaci a reagire a farsi sentire, rivolgendo anche all’Anci. In Bilancio la Regione ha previsto solo 12 milioni da destinare proprio ai Comuni ma sono fondi chiaramente insufficienti. Non è possibile scaricare la spesa socio sanitaria sui Comuni che comunque non hanno la possibilità di sostenere questi costi che quindi ricadranno sulla gente. Sulle risorse destinate alla Sanità, che ci sono a differenza di quello che dice questa maggioranza, da tempo portiamo avanti numerose battaglie. Una di queste riguarda l’acquisto di un inutile immobile di fronte all’ospedale di Pescara, destinato agli uffici amministrativi (poi mi chiedo perché non ci siano i soldi per l’ambulanza pediatrica da destinare a Penne), mentre D’Alfonso vuole fare addirittura un nuovo nosocomio. Ebbene in questi giorni l’Assessore Paolucci ha scritto a D’Amario per bloccare la procedura di acquisto. Se le carte sui Punti nascita e sulla compartecipazione non arrivano in Consiglio – conclude Sospiri – andremo avanti fino al ricorso al Presidente della Repubblica. Non possiamo tollerare un atteggiamento infantile mirato ad uscire dal commissariamento e mettersi una medaglietta”.

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