Uno studio compiuto da esperti di vari atenei prestigiosi ha messo in risalto un aspetto importante che avviene a tavola e che fa meglio di qualsiasi dieta.
Il benessere di ognuno di noi passa prima di tutto per l’alimentazione. Lo sanno tutti, anche coloro che si nutrono in maniera sbagliata e purtroppo proprio non ce la fanno a migliorare le loro abitudini. In aggiunta a questo aspetto, bisogna anche bere tanta acqua ogni giorno ed idratarsi così come si deve. Si può anche integrare all’assunzione di acqua quella di tisane e centrifugati di frutta non zuccherati preparati in casa. E poi c’è l’attività fisica, che può essere anche moderata.
Anche muoversi ed evitare uno stile di vita sedentario è molto importante per potere stare bene. Tra l’alto questo fattore è di grande ausilio nel velocizzare il processo di dimagrimento. Si dimagrisce lo stesso pure senza, e limitandosi a seguire una dieta. Ma ci metterai più tempo e rinuncerai ai benefici che anche solo una sana passeggiata a passo svelto ti può dare. In tal caso occorrerà che tu proceda per almeno tre volte alla settimana ad una andatura di 6 km all’ora per almeno mezzora. Ma c’è dell’altro, messo in risalto da uno studio ufficiale compiuto da dei ricercatori dell’Università di Oxford assieme ad altri atenei.
Gli esperti del celebre e storico centro di studio inglese hanno collaborato con i colleghi di Harvard, dello University College di Londra e con la società di analisi di mercato Gallup. E questo studio congiunto ha confermato una cosa che già si era intuita in passato. E cioè che mangiare insieme contribuisce ad aumentare il benessere psicologico.
La cosa funziona soprattutto con amici e parenti piuttosto che con degli sconosciuti con i quali non si è instaurato ancora un legale. E coinvolge persone di tutti i generi e di ogni età. Quali sono i fattori di beneficio che sono legati alla convivialità? In base a quanto osservato sul comportamento di più di 150mila persone di ogni fascia di età, genere e situazione sociale che vivevano in 142 Paesi del mondo nel biennio 2022/2023, sono emersi dei risultati importanti e molto indicativi.
Tutti quanti questi individui hanno risposto ad un preciso questionario che riguardava i loro stili di vita. Tra le domande era presente anche quella per la quale fosse abituale per loro consumare i loro pasti principali in compagnia, e quanto piacere facesse loro ciò.
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E si è notata la tendenza alquanto marcata a definire felice la consuetudine di pranzare o cenare con persone importanti per la propria vita. Il collegamento tra tutto questo e la sua antitesi costituita dalla solitudine è alquanto semplice.
Stare da soli è un qualcosa che finisce con l’alimentare la infelicità.
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Stare in compagnia è un qualcosa di più stimolante per la mente, porta il cervello ad essere reattivo e stimola le sue varie parti deputate al funzionamento della memoria e dei ricordi, del pensiero, della parola. Si tende a stare di buonumore e quindi più felici, rispetto invece alla abitudine od alla costrizione del dovere mangiare da soli, in silenzio e senza nulla di stimolante da potere condividere.