Per quali motivi l’influenza aviaria fa sempre più paura; un importante ente sanitario non esita a parlare di rischio di una pandemia come avvenne ai tempi del Covid.
Ci ricordiamo tutti quanti della pandemia e degli effetti nefasti che ebbe su più piani in tutto il mondo. Tanto dal punto di vista sociale, dell’equilibrio psichico e del benessere quanto da quello economico e politico, il lockdown e poi tutte le limitazioni correlate all’imperversare del Covid-19 causarono dei forti sconquassamenti. Ora c’è il rischio di andare incontro a qualcosa di alquanto simile, da un certo punto di vista.
Ne è sicuro il Dipartimento Malattie Infettive dell’UK Health Security Agency (UKHSA), un ente sanitario del Regno Unito, che ha detto la sua su una malattia grave che sta imperversando già da diverso tempo. In particolare si riscontra un peggioramento in varie parti del mondo in relazione alla circolazione di un virus che appare oggi infermabile. Sono già tanti i danni che questo agente patogeno ha provocato, senza che sia ancora stato possibile fare qualcosa per arginarlo.
Virus aviaria, la sua pericolosità aumenta sempre di più
Si tratta del virus H5N1, quello che provoca l’influenza aviaria. Questa malattia è letale per le specie avicole, dagli uccelli ai polli, e non lo è – o non dovrebbe esserlo – per gli umani e per gli altri animali. Ma di recente sono stati segnalati diversi contagi nell’uomo, con anche un decesso avvenuto a gennaio scorso. La vittima era un ventottenne della Cambogia che pare si fosse ammalato in un allevamento di polli. Nell’estate del 2024 era invece deceduto un uomo di 59 anni in Messico, già colpito da altre patologie.
Lo scenario è preoccupante perché i governi mondiali fino ad oggi non sono stati capaci di pensare a delle politiche che siano veramente efficaci per cercare di dare un freno all’influenza aviaria. La quale in realtà imperversa da anni, con dei focolai frequenti in diversi Paesi, Italia compresa.
La situazione dalle parti nostre è critica da tempo, con vari allevamenti soprattutto in Nord Italia colpiti da questo difficile Stato delle cose. Ci sono milioni e milioni di polli morti proprio a causa della influenza aviaria, o soppressi perché malati e non più utili ai fini della macellazione e della produzione di uova.
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Cosa causa l’aviaria all’uomo?
Tutto ciò ha causato danni economici ingenti per la filiera, con milioni di euro persi. La UKHSA ha espresso fortissima preoccupazione riguardo al fatto che l’influenza aviaria circoli con così enorme facilità. Così come l’ente è preoccupato per la semplicità di salto del virus dagli uccelli all’uomo.
Si teme che le future mutazioni dell’H5N1 possano risultare più pericolose per gli altri animali, specie umana compresa. Secondo la UKHSA, quello della influenza aviaria è ritenuto uno dei 24 virus che potrebbero causare una nuova pandemia a livello globale.
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L’H5N1 è in buona compagnia, in questo senso, visto che gli esperti hanno individuato anche una forma di morbillo definita “anche più pericolosa del Covid”. Altro aspetto che preoccupa: la resistenza agli antibiotici, con le mutazioni di un agente patogeno che, ad un certo punto, riescono a non subire più alcun contraccolpo dai rimedi concepiti in laboratorio per arginarli.
