Fare le vacanze con un neonato comporta una serie di regole che non si possono ignorare. Ne va del corretto stato di salute del piccolo ed anche della nostra villeggiatura.
Vacanze con un neonato, se si tratta delle prime volte è necessario prendere delle importanti precauzioni. Sia che il nuovo arrivato abbia pochi mesi, sia che si tratti di un piccini di un anno o comunque in età prescolare, è bene fare in modo che non vada incontro a nessun tipo di imprevisto. I bimbi sono molto delicati, e se facciamo attenzione a tutto quello che fanno quando si trovano in casa, figurarsi quando ci troviamo in spiaggia od in montagna, con il Sole che picchia forte.
Esistono degli accorgimenti che comunque faranno in modo da lenire qualsiasi problematica, nel caso. Le vacanze con un neonato non saranno complicate, seguendo alcuni specifici consigli che arrivano da esperti in ambito medico e pediatrico. Bisogna predisporre tutto a partire dal viaggio. Che ci si sposti in auto, in treno, in nave od in aereo, occorre tenere i bambini comodi e magari fare in modo che si distraggano guardando dal finestrino. Deve però essere tutto a posto con eventuali vaccinazioni. E nel caso dei neonati c’è una cosa da sapere.
Anche dopo soli due giorni, i viaggi sono possibili, anche se sarebbe meglio attendere il compimento di almeno una settimana di vita. Questo vale per i bambini sani, invece per quelli prematuri o con alcuni problemi di salute sarà decisivo il parere di un medico. L’aereo e, in misura minore, l’auto, possono creare dei problemi di pressione.
In macchina basta aprire anche solo di poco un finestrino per risolvere, ma in volo i delicatissimi apparati uditivi dei nuovi venuti al mondo possono subire dei fastidi e degli sforzi eccessivi. In caso di sofferenza, il biberon od un ciuccio possono essere di aiuto per lenire il tutto.
In spiaggia, i neonati dovrebbero restare fino alle 10:00 del mattino oppure dopo le 16:00, una volta che il periodo più caldo della giornata sarà passato. Nei primi sei mesi invece va evitata l’esposizione diretta al Sole, sia quando si è al mare che in montagna. Nemmeno stare sotto all’ombrellone può essere sufficiente, se poi la giornata, oltre ad essere molto calda, è anche del tutto priva di vento, sarebbe meglio evitare di portare un neonato lì in riva al mare.
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Riguardo al bagno, è sempre altamente consigliato l’attendere il compimento del sesto mese di vita, sia al mare che in piscina. La pelle dei neonati e dei bambini nell’età dell’infanzia necessita di protezione. Dal sesto mese in poi, quando l’esposizione al mare è concessa, e fino ai 3 anni, andranno applicate creme con protezione di almeno 30. L’applicazione deve essere di almeno ogni due ore e soprattutto dopo avere fatto il bagno.
Questi accorgimenti valgono anche per la montagna, dove in estate il caldo pure si fa sentire, di giorno. L’abbigliamento deve essere leggero e di colore chiaro, che riflette meglio i raggi solari. Poi cappelli ed occhiali da Sole per i piccini non dovrebbero mai mancare. Un errore che fanno in molti consiste nel coprire del tutto il bimbo con la copertura di passeggini e simili, ma non va fatto perché l’interno rischia di creare una cappa di calore eccessivo per il piccino.
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E con le zanzare? L’abbigliamento di colore chiaro, apposite zanzariere e piccole concentrazioni di creme protettive per bambini possono risolvere anche solo parzialmente le cose. Occhio all’aria condizionata: non va abbassata a temperature polari, va tenuta sui 24°-25°, per evitare sbalzi di temperatura nocivi. Se dovessero sorgere dei cambiamenti nel comportamento notturno dei bimbi, è tutto normale. Il cambiamento di aria e di ambiente può far sorgere questi effetti, che torneranno alla normalità al ritorno a casa.