Un integratore di uso comune potrebbe contrastare il Covid. Il recente studio fa luce su questa novità: ecco che cosa è stato detto.
Sebbene l’emergenza Covid sia passata ormai da diversi mesi, non sono finiti i contagi. A dir la verità, proprio durante questi mesi estivi si sono verificate parecchie positività che hanno messo in allerta gli esperti. Tuttavia, di certo risulta interessante conoscere un recente studio che ha analizzato il comportamento di un integratore capace di contrastare il virus.
La ricerca in questione mostra come la scienza stia continuando a monitorare e controllare il coronavirus, provando a scoprire se ci sano delle valide alternative alla cura o prevenzione. Detto ciò, lo studio è stato condotto nei mesi scorsi dai ricercatori dell’Università della California i quali hanno rivelato come un integratore comune per l’ansia potrebbe contrastare le infezioni di Covid. È emerso proprio che questo medicinale a base di un aminoacido non proteico debella il rischio di essere contagiati da Sars-Cov2 e da tutte le sue varianti e ceppi.
Il gruppo di ricercatori della prestigiosa UCLA ha osservato da vicino come il comune integratore per l’ansia GABA reagiva nei confronti dell’aggressivo virus Sars-Cov2, che ha costretto milioni di persone a stare rinchiuse dentro casa nel 2020 e nel 2021, a seguito dei numerosi contagi e decessi che si sono venuti e verificare.
L’integratore GABA è stato somministrato dopo alcuni giorni lo sviluppo del virus, in pratica quando la carica virale era ai massimi livelli. Una volta fatto questo procedimento, dai dati è emerso come il medicinale che contrasta l’ansia ha ridotto la severità generale della malattia, la carica virale nei polmoni e, quindi, anche il tasso di mortalità.
I risultati di questa ricerca messa appunto dagli studiosi dell’Università della California arriva dopo un’altra ricerca che ha indagato sempre l’integratore GABA, la quale aveva dimostrato come il farmaco fosse efficace nel contrastare anche il virus MHV-1, parliamo di un altro ceppo della famiglia dei coronavirus. Una scoperta che potrebbe aprire a nuove strade per la cura.
Entrando nel dettaglio, l’integratore è un acido gamma-amminobutirrico, per questo motivo si chiama GABA, e si tratta di un farmaco che agisce allo stesso modo dei medicinali sedativi, ipnotici e miorilassanti. Le più conosciute sono le benzodiazepine, ma ce ne sono molte altre in commercio e di uso comune.