I primi freddi segnano anche l’arrivo delle prime influenze. Cosa aspettarci quest’anno? Ci spiega tutto il dottor Pregliasco.
L’autunno ormai è qui e, soprattutto nelle città del Nord, le temperature hanno subito un brusco calo passando, nel giro di qualche giorno, da 25-26 gradi a 15. I primi freddi autunnali accompagnati dalle prime piogge ci ricordano che, presto, arriveranno anche i primi raffreddori e le prime influenze.
Ogni anno l’influenza si presenta con sintomi differenti e può essere più o meno grave e più o meno intensa. Talvolta un paio di giorni a letto al caldo e passa tutto mentre altre volte il decorso e gli strascichi della malattia sono ben più lunghi e pesanti. A rischio sono, soprattutto, i soggetti fragili e, quindi, gli anziani.
Per evitare fenomeni di eccessivo allarmismo ma anche di eccessiva noncuranza, sulla questione è intervenuta una delle voci mediche più autorevoli in materia di virus: il dottor Fabrizio Pregliasco, virologo presso l’ospedale Galeazzi di Milano. Pregliasco – che abbiamo imparato a conoscere durante la pandemia di Covid – ci spiega che cosa dobbiamo aspettarci quest’anno.
Ogni anno, all’arrivo dei primi freddi, tutti temiamo di prenderci subito una brutta influenza. Anche perché è innegabile che i virus influenzali, negli ultimi anni, sono diventati più aggressivi rispetto al passato. Il dottor Fabrizio Pregliasco, virologo di Milano, è intervenuto sulla questione.
In un’intervista al settimanale Gente, il dottor Pregliasco ha spiegato che, stando alle previsioni degli esperti, la stagione che ci attende vedrà numeri importanti in termini di persone che prenderanno l’influenza: numeri che potrebbero addirittura superare quelli dello scorso anno quando si registrarono circa 14,6 milioni di casi.
Queste ipotesi sono state formulate dai virologi tenendo conto di quello che sta accadendo ora in Australia dove la stagione influenzale è già iniziata. Insomma quest’anno potremmo registrare i numeri più alti degli ultimi 10. Ad aggravare il quadro della situazione, si aggiunge la comparsa di un nuovo ceppo, l’AH3N2, dal quale non siamo protetti.
Ma quando si verificherà tutto questo? Il virologo precisa che tutto dipenderà dalle condizioni meteorologiche. Infatti i virus influenzali esigono il freddo per manifestarsi in tutta la loro potenza. Finché le temperature saranno piuttosto alte potrebbero registrarsi casi di virus meno gravi rispetto al ceppo AH3N2.
Di fondamentale importanza, secondo Fabrizio Pregliasco, vaccinarsi. La campagna vaccinale prenderà il via nelle prossime settimane e si comincerà dalle categorie maggiormente a rischio come gli over 65, le donne incinte e che hanno partorito da poco, il personale sanitario, i soggetti ricoverati nelle RSA e chi soffre di patologie per le quali un’influenza può portare complicanze.
Fabrizio Pregliasco ha specificato che quest’anno dovremo recuperare i danni del 2023 quando solo il 50% della popolazione a rischio fece il vaccino antinfluenzale.