Mangiare carote per tenere a bada il diabete è consigliabile e ha una conclamata utilità oppure è una credenza priva di fondamento? Cosa dice la scienza.
Il diabete è una malattia cronica che colpisce milioni di persone in tutto il mondo. E la cosa è risaputa. Così come è risaputo che questa malattia è caratterizzato da livelli elevati di glucosio nel sangue e richiede una gestione attenta della dieta e dello stile di vita. Tra i vari alimenti discussi nel contesto della salute e della dieta, le carote emergono spesso come un potenziale alleato. Almeno è così che spesso sentiamo dire. Per cui corrisponde davvero alla verità il fatto che le carote siano utili contro il diabete?

Le carote, e questa cosa è acclarata, sono ortaggi-radice ricchi di nutrienti. Al loro interno contengono una notevole quantità di fibre, essenziali per una digestione sana e per il controllo del glucosio nel sangue. Le fibre rallentano l’assorbimento degli zuccheri, riducendo i picchi glicemici dopo i pasti. La loro acqua e la consistenza croccante aiutano anche a mantenere un buon livello di idratazione e a dare un senso di sazietà, utile per aiutare nel controllo del peso corporeo.
Chi ha il diabete può mangiare le carote?
Come se non bastasse, le carote sono particolarmente apprezzate pure per il loro contenuto di beta-carotene, un antiossidante e precursore della vitamina A. Questo è proprio il composto che conferisce loro il caratteristico colore arancione, e detiene anche molte proprietà benefiche per la salute, tra le quali la protezione della vista ed un importante supporto del sistema immunitario. Tutto ciò è da tenere in grande considerazione nel novero di quella che è una dieta equilibrata e sana, che può contribuire a una migliore gestione della malattia.
Le carote possono essere consumate in molti modi: crude in insalata, cotte in zuppe o stufate, rendendole un alimento versatile e facilmente integrabile. Essendo naturalmente dolci, possono anche essere una opzione interessante per soddisfare la voglia di dolce senza ricorrere a zuccheri aggiunti o alimenti trasformati. Ad esempio, di pomeriggio possono rappresentare uno snack bello croccante e saporito, assolutamente sorprendente.

Una delle preoccupazioni comuni per chi ha il diabete è il contenuto di carboidrati negli alimenti. Le carote, in effetti di carboidrati ne hanno. Ma possiedono comunque un indice glicemico relativamente basso. L’indice glicemico misura quanto rapidamente un alimento provoca un aumento dei livelli di zucchero nel sangue. Alimenti a basso indice glicemico possono essere particolarmente utili per le persone diabetiche, poiché forniscono energia gradualmente, evitando picchi glicemici bruschi.
Leggi anche: PFAS nell’acqua, la mappa italiana fatta da Greenpeace fa accapponare la pelle
La risposta alla utilità delle carote in fatto di indice glicemico
L’efficacia delle carote nel trattamento o nella gestione del diabete non deve essere considerata isolatamente. Questo ortaggio va inserito in un contesto dietetico complessivo che proceda in maniera complementare con altre abitudini sane lontano dalla tavola. Quali ad esempio attività fisica regolare, monitoraggio della glicemia e, se necessario, assunzione di farmaci prescritti dal medico. La domanda rimane: le carote sono realmente utili contro il diabete?

La risposta è sì, ma con qualche importante precisazione. Le carote possono essere utili come parte di un’alimentazione equilibrata per le persone affette da diabete, grazie al loro basso indice glicemico e al loro contenuto di fibre. Ma non sono una panacea. E chi vive con questa condizione le integri in una vasta varietà di alimenti nutrienti e segua le indicazioni mediche.
Leggi anche: Creme spalmabili a cioccolato e nocciole, la valutazione a Nutella ed altre fa tremare
Le carote possono quindi essere un’ottima scelta per uno spuntino sano o come contorno, senza però dimenticare che la gestione del diabete richiede un approccio a 360 gradi. In conclusione, possono sicuramente essere utili, ma è fondamentale non considerarle come l’unica soluzione.