Nuova allerta alimentare, il Ministero della Salute ha ritirato a scopo preventivo alcuni lotti di Grana Padano DOP: cosa c’è da sapere.
Negli scorsi giorni il Ministero della Salute attraverso il suo sito Internet ufficiale ha messo in guardia i consumatori dai possibili rischi derivanti dall’acquisto al supermercato di un prodotto molto amato: il Grana Padano DOP.
In particolare, sono stati segnalati e prontamente ritirati a scopo preventivo alcuni lotti di un noto marchio, acquistabile presso vari punti vendita italiani.
Il problema questa volta sembrerebbe essere legato ad una possibile presenza di corpi estranei metallici. Per evitare, quindi, di andare incontro a potenziali pericoli, vediamo nel dettaglio quali sono i lotti interessati dal richiamo, qual è la data di scadenza e tutte le altre informazioni utili.
Lo scorso 9 ottobre, il Ministero della Salute ha predisposto il ritiro di un lotto di formaggio Grana Padano DOP grattugiato a marchio Consolia, commercializzato da Selex Gruppo Commerciale S.p.A. e prodotto dalla Latteria Sociale Mantova Soc. Agr. Coop., con sede presso Strada Rodone, 13 – 46045 – Marmirolo (MN).
Il prodotto in questione è di fatto venduto in buste da 100 grammi ciascuna. Nello specifico, il lotto interessato è il numero 24256 Y, con scadenza o termine minimo di conservazione 11.12.2024 (codice EAN 8000965012676). Come abbiamo anticipato, all’origine del richiamo ci sarebbe una possibile presenza di corpi estranei metallici.
Il Ministero ha dunque invitato tutti i cittadini a prestare la massima attenzione e a non consumare per nessun motivo il formaggio oggetto dell’allerta alimentare. Qualora fosse già stato acquistato, la raccomandazione è quella di non aprirlo e di riportarlo immediatamente presso il punto vendita in cui è avvenuto l’acquisto.
In via cautelativa, anche l’azienda raccomanda di non consumare il Grana Padano grattugiato con il numero di lotto e il termine minimo di conservazione sopra indicato. Inoltre, come già comunicato dal Ministero, rimane valido l’invito rivolto alle consumatrici e i consumatori eventualmente in possesso del prodotto richiamato di restituirlo dove l’hanno comprato in cambio del rimborso.
Questo ovviamente non è il primo caso di ritiro alimentare. Soltanto il mese scorso il Ministero della Salute ha emanato un ritiro alimentare che ha coinvolto ben 19 marchi. Di recente sono stati inoltre ritirati dal mercato un prodotto ittico ed alcuni farmaci di uso comune come ad esempio un noto antibiotico. Continuate a seguirci per rimanere sempre aggiornati sull’argomento.