Secondo le nuove analisi svolte da Il Salvagente, su 18 marchi noti, solo 4 sono realmente esenti da pesticidi: i risultati.
L’acqua è un bene essenziale a cui è impossibile farne a meno. C’è chi sceglie di acquistare depuratori da installare a casa e chi, nella maggior parte dei casi, acquista le bottiglie presenti in commercio. Secondo gli ultimi dati, il consumo di acqua annuo in Italia si aggira intorno ai 252 litri; un dato, questo, che posiziona il nostro Paese come primo in Europa nel consumo di acqua in bottiglia.
Non a caso sono moltissimi i marchi presenti in commercio e tra i più noti, lo slogan è sempre lo stesso: acqua cristallina, pura e eccellenza per la nostra salute. Tuttavia, dietro questa immagine patinata che ci mostra la pubblicità, si nasconde una realtà meno idilliaca che ci mostra come ad essere il problema principale non sono le pubblicità ingannevoli, bensì controlli non del tutto completi e delle acque che oramai difficilmente riescono a sfuggire dalla chimica umana diffusa in natura.
La premessa è d’obbligo: tra i 18 maschi analizzati, nessuna di queste acque sfora il limite di pesticidi consentito per legge. Le norme stabiliscono come soglia limite 0,1 microgrammi al litro per singolo pesticida, e 0,5 per la somma di tutti gli antiparassitari presenti. Tuttavia, questo non può tranquillizzare in maniera totale i consumatori.
Come accennato in precedenza, il problema principale delle contaminazioni sembra provenire dalle stesse sorgenti. Non sempre i produttori sono consapevoli delle contaminazioni. L’elenco delle sostanze da cercare viene fornito loro dalle Agenzie regionali di protezione ambientale, infatti, si rivela ridotto, visto che non prevedono il monitoraggio di tutti i pesticidi ma solo di quelli considerati più ‘probabili e pericolosi’.
I marchi analizzati da Il Salvagente sono:
Tra questi marchi noti, a non presentare alcuna traccia di fitofarmaci solo 4 acque minerali, ossia: l’acqua Panna naturale, la San Benedetto Ecogreen naturale, la Evian naturale in vetro e la Fonte essenziale naturale (quest’ultima non adatta a tutti per l’elevata quantità di minerali).
Per le restanti acque, pare che i nitrati sono diminuiti rispetto a 4 anni fa, ma di contro, acque come San Pellegrino, Levissima e Guizza, contengono ben 4 diversi principi attivi, tra cui alcuni considerati tossici per la fertilità come il Propiconazole e il Cypermethrins), o il Biphenyl, che può degradare in composti cancerogeni.