Progetto Toto A24-A25, ambientalisti scrivono una lettera a D’Alfonso

L’Aquila.  Trasformare il cittadino e l’impresa in parte attiva verso la decisione ed aiutare il miglioramento con il proprio parere, creando dei processi di partecipazione alle politiche regionali ed alla gestione dei servizi a tutti i livelli istituzionali, incentivando l’utilizzo e la fruizione di nuove tecnologie

Gent.mo Presidente D’Alfonso,

la frase che abbiamo posto in apertura di questa nostra lettera aperta, Le suonerà probabilmente familiare.

È naturale che sia così. Queste parole, infatti, fanno parte del programma elettorale “L’Abruzzo vale” con il quale Lei e la Sua coalizione Vi siete presentati agli abruzzesi, ottenendo il mandato a governare la nostra regione nel quinquennio 2014/19.

La corretta e preventiva informazione, la partecipazione dei cittadini ai processi decisionali, l’accessibilità ai dati costituiscono gli elementi fondanti di un buon governo. “Conoscere per deliberare”, scriveva Luigi Einaudi, perché è ovvio che solo cittadini e amministratori consapevoli e informati possono compiere scelte corrette.

Il passaggio nel Suo programma che abbiamo richiamato all’inizio di questa lettera aperta ci fa ritenere che anche Lei intende porre al centro del Suo agire amministrativo il diritto dei cittadini a essere informati e a poter partecipare alle scelte importanti per il territorio’.

WWF (Luciano Di Tizio), Legambiente (Giuseppe Di Marco), Pro Natura (Piera Lisa Di Felice), FAI (Massimo Lucà Dazio), Italia Nostra (Paolo Muzi), Marevivo (Paola Barbuscia), Archeoclub (Giulio De Collibus) si rivolgono così in una lettera al presidente della Regione Luciano D’Alfonso invitandolo a bloccare l’ormai celeberrimo Progetto Toto.

‘Ed è proprio per questo che, a nome delle Associazioni che rappresentiamo e che hanno anche in Abruzzo migliaia di soci e sostenitori, Le chiediamo di avviare subito una vera e propria operazione “trasparenza” sul progetto del “Gruppo Toto” di modifica del tracciato autostradale della A24 e della A25.

Tale ipotizzata variante, infatti, sta creando la giusta preoccupazione in quanti hanno a cuore la tutela e la valorizzazione dell’ambiente. Come in altre occasioni del passato (Terzo traforo del Gran Sasso, Centro Oli di Ortona, Piattaforma petrolifera Ombrina Mare, ecc.) un vasto movimento fatto di associazioni, comitati, amministrazioni locali, operatori economici, forze sindacali e politiche sta manifestando la propria contrarietà verso un’opera che, per quanto è emerso fino ad oggi, con il suo enorme carico di trafori, viadotti e bretelle, rappresenterebbe uno stravolgimento di ambienti naturali di straordinario valore e infinita bellezza, che gli Abruzzesi hanno saputo sinora conservare per le future generazioni, e un potenziale gravissimo vulnus per il bene più prezioso della collettività, l’acqua.

Nel dibattito che si è animato non abbiamo visto finora una posizione chiara da parte della Regione. E soprattutto non vi è stata dal Governo regionale quell’azione di comunicazione e messa a disposizione dei dati che ci si aspetta da chi ha chiesto di essere eletto affermando il valore della partecipazione dei cittadini ai processi decisionali.

Con questa nostra lettera aperta, Le rivolgiamo quindi un invito pressante a farsi promotore di un confronto con gli abruzzesi sul progetto di modifica del tracciato autostradale al fine di poter conoscere nel dettaglio i contenuti degli interventi ipotizzati, l’attuale iter autorizzativo, le fonti di finanziamento e le iniziative fin qui assunte dalla Regione Abruzzo.

Certi di un Suo rapido riscontro, Le inviamo distinti saluti’, concludono gli ambientalisti abruzzesi.

 

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