Imprese estrattive: scattano i canoni di contributo ambientale

Alfredo_Castiglione_04L’Abruzzo è tra la prime Regioni in Italia ad applicare un canone alle imprese operanti nel settore estrattivo in base alla loro superficie, in attesa che venga predisposto il Piano Regionale delle Attività Estrattive. Il ricavato andrà a vantaggio dei servizi sul territorio.

L’iniziativa, che vede coinvolte anche le torbiere, è stata annunciata questa mattina dall’assessore regionale alle Attività Estrattive Alfredo Castiglione. All’incontro erano presenti anche Gesualdo Del Pizzo ed Enzo Faieta, rispettivamente responsabile regionale e dirigente del settore Attività Estrattive.

“In attesa dell’adozione della legge organica in materia di attività estrattive” ha detto Castiglione “la Giunta ha approvato un progetto di legge che punta a coinvolgere finanziariamente le imprese operanti nel settore estrattivo alla riabilitazione e conservazione del territorio con l’applicazione di un contributo ambientale”.

Se il progetto di legge sarà approvato dal Consiglio Regionale, a partire dal primo gennaio 2011 saranno applicati gli indennizzi di contributo ambientale.

Il valore del canone, per quanto riguarda le cave, circa 300 sul territorio abruzzese secondo Faieta, oscilla tra i 3mila ed i 10mila euro annui, calcolati in base ai volumi estrattivi.

Per l’attività mineraria, invece, il contributo annuale è fissato a 50 euro, per frazione di ettaro, o ogni ettaro in concessione e a 30 euro per ogni ettaro o frazione di ettaro per permesso di ricerca.

Per le attività estrattive relative alla coltivazione di idrocarburi liquidi e gassosi su terraferma il contributo annuale è pari a 5 euro, per ogni ettaro o frazione di ettaro dato in concessione per i permessi di ricerca, a 50 euro per la coltivazione di idrocarburi gassosi e liquidi ed 50 euro per lo stoccaggio.

“Dopo le acque” ha proseguito l’assessore “anche le cave, le torbiere e le attività di idrocarburi dovranno pagare un canone, a titolo di indennizzo forfettario riferito agli obblighi facenti capo alla Regione in materia di controllo e gestione del territorio”.

Il progetto di legge, che Castiglione auspica arrivi in sede di quarta Commissione la prossima settimana e che si rivolge principalmente all’attività estrattiva connessa alle cave, è stato già positivamente visionato dai referenti delle attività estrattive, come Apiedil, (Associazione piccoli imprenditori edili) e Ance, coinvolte sia come associazione cavatori, sia come settore edilizio, Arca (Associazione Regionali Cavatori Abruzzesi), Associazione Cavatori Teramani.

“Il contributo” ha concluso Castiglione “inciderà 10 centesimi su ogni metro cubo di materiale estratto. Ribadisco che non verranno più rilasciate concessioni, né permessi di coltivazione per quanto riguarda gli idrocarburi gassosi e liquidi”.

A breve sarà costituito un Tavolo Istituzionale tra la Regione e l’Associazione cavatori per definire una comune strategia risolutiva delle complesse problematiche inerenti le attività estrattive.

 

 

 

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