Chieti. “Crediamo che la possibile sospensione del servizio 118 per il trasporto intraospedaliero dei degenti, dal prossimo lunedì, sia un altro grave epilogo di una gestione della sanità regionale ormai allo sbando più totale, dove perfino i servizi assistenziali di base potrebbero cessare di essere erogati”. E’ quanto dichiarano il Presidente della Commissione di Vigilanza del Consiglio regionale, Mauro Febbo ed il Consigliere provinciale e comunale Emiliano Vitale in merito alla possibile sospensione del trasporto dei malati all’interno dei tre presidi ospedalieri di Chieti – Guardiagrele – Ortona.
“Con procedura aperta finalizzata all’acquisizione di ambulanze per le 4 Asl sotto soglia comunitaria, pubblicata dall’Azienda sanitaria pescarese il 04/01/2016 e scaduta il 10/03/2016, per l’acquisto di 4 lotti per un totale di 22 ambulanze (5 a Pescara, 7 a Avezzano-Sulmona – l’Aquila, 5 a Lanciano – Vasto – Chieti, 5 a Teramo) – spiega il consigliere regionale Mauro Febbo – ci sono stati dei ricorsi che hanno prodotto la sospensiva per le forniture di Pescara e Chieti, per questioni relative alle caratteristiche dei mezzi di soccorso. E sono trascorsi ormai quasi due anni dalla scadenza del bando, quindi pur non volendo entrare nel merito tecnico-giuridico della sospensiva, mi chiedo come mai si è arrivati all’esaurimento di mezzi e a una riduzione del personale tali da costringere il responsabile del 118 di Chieti a minacciare la sospensione del trasporto? Nella missiva inviata alla direzione generale si legge che lunedì 12 febbraio verrà sospeso un servizio fondamentale per i pazienti che devono sottoporsi a esami diversi ed integrati fra i vari ospedali. Perché nel frattempo il servizio non è stato affidato – continua Febbo – alle associazioni sanitarie come la Croce Rossa, Misericordia o altre?!?!?”.
“Il 118 di Chieti ha un parco macchine praticamente quasi tutto fermo e usurato dal tempo ed è proprio per questo che è stato necessario l’acquisto, tramite le evidenze pubbliche, di nuovi mezzi anche a trazione integrale (4×4) considerato il territorio della provincia di Chieti e gli ambiti d’intervento nelle zone ad alto rischio nevoso ed anche l’eventuale utilizzo in caso di calamità e emergenze straordinarie – interviene il Consigliere provinciale Emiliano Vitale – Ma la cosa più grave è che nel frattempo la ASL di Chieti ha visto praticamente quasi azzerarsi il personale addetto alle ambulanze, con 4 unità in meno. Questo vuol dire che la ASL non ha attivato le procedure per opportuno turn over e l’assunzione di nuovi autisti specializzati in numero adeguato per l’intenso servizio tra i vari nosocomi della provincia di Chieti.”
“Ci auguriamo si risolva oggi stesso questo ennesimo disservizio causato da una gestione “a vista” della sanità regionale, da parte di Giunta e Asl che non riescono a garantire nemmeno i servizi essenziali – concludono Febbo e Vitale – trovando una soluzione interlocutoria e quanto mai indispensabile”.