Lanciano. “L’attuale governo regionale non ha alcuna intenzione di penalizzare l’ospedale di Lanciano, che resterà di primo livello. Per il Renzetti, però, valgono esattamente le stesse indicazioni già espresse per gli altri presidi abruzzesi: no ai doppioni e caratterizzazione del presidio stesso per particolari specializzazioni”.
Lo precisa l’assessore regionale alla Salute, Nicoletta Verì, rispondendo agli attacchi del sindaco di Lanciano, Mario Pupillo, arrivati dopo la visita di ieri mattina al nosocomio.
“Sinceramente mi hanno sorpreso le parole del primo cittadino – sottolinea l’assessore – perché, prima di esternare, sarebbe bastato chiedere ai suoi colleghi medici con cui ha lavorato per decenni in ospedale. Gli avrebbero spiegato che non si è parlato affatto di tagli o riduzioni, ma di riorganizzazione e ampliamento dell’esistente, anche in considerazione del fatto dei gravi problemi infrastrutturali dell’ospedale, che Pupillo conosce benissimo. Sentir parlare di scippi, barricate, quando di tutto questo non si è discusso nel corso della riunione con medici e operatori sanitari, onestamente mi fa pensare che il suo sia semplicemente un discorso ideologico. Pupillo stia tranquillo, sapremo dare ai cittadini le risposte di salute che finora il centrosinistra non è riuscito a dare e lo faremo raccogliendo le proposte dei territori, che saranno poi sottoposte al vaglio del ministero (il sindaco, da medico e da politico, sa che l’Abruzzo è in piano di rientro e non ha piena autonomia di scelta), così da non creare modelli organizzativi che hanno mostrato di essere insostenibili, ma che erano stati predisposti per un presunto ritorno elettorale che, fortunatamente, non è arrivato”.
Un ultimo appunto, l’assessore lo riserva alla situazione infrastrutturale dell’ospedale di Lanciano. “A oggi – continua – i lavori per la rimozione dell’amianto sono andati a rilento, perché non è stato possibile chiudere o trasferire i reparti da un padiglione all’altro: questo per non creare disservizi all’utenza. Per quanto riguarda il nuovo ospedale, invece, nonostante i proclami e i direttori ministeriali della Lorenzin che si raccontò avessero già firmato tutti gli atti necessari (guarda caso la settimana prima delle elezioni politiche del 2018), a oggi Regione e Asl non hanno alcuna certezza su risorse e iter progettuali. Questo governo regionale vuole avviare una nuova fase, non caratterizzata da inaugurazioni elettorali di reparti, e vuole farlo con il contributo di chi negli ospedali ci lavora. Questa sarà la mia stella polare e continuerò su questa strada, nel rispetto dei cittadini e di quelli che sono i valori che hanno sempre contraddistinto la mia storia personale e politica”.