Pescara. Due delibere di Giunta per un “atto di risoluzione che provveda a impiegare un milione e mezzo di euro per salvare la stagione delle Terme di Caramanico e dare risposte ai 192 dipendenti in attesa di risposte dalla Regione”.
E’ la richiesta dei consiglieri regionali del Pd Silvio Paolucci e Antonio Blasioli e dell’ex sottosegretario alla presidenza della Giunta regionale Mario Mazzocca, illustrata in conferenza stampa insieme al portavoce di “Uniti x Caramanico” Luca La Selva.
Secondo gli esponenti di centrosinistra i fondi sono a disposizione, frutto degli oltre 600mila euro di budget non spesi lo scorso anno dal gestore, ai quali si aggiungerebbero 900mila euro stanziati, ma in attesa di approvazione, nella legge di Stabilità regionale del 2019 dalla precedente Giunta regionale. “Nella scorsa legislatura – ha spiegato Mazzocca – si era lavorato tanto per garantire la continuità della struttura ed erano stati raggiunti obiettivi importanti. Questi quattro mesi di inattività da parte della Regione e il silenzio del Comune stanno mettendo tutto in discussione, anche perché siamo già in ritardo rispetto alla stagione. Esiste oggi la possibilità di attivarsi a costo zero come responsabilmente un’istituzione deve fare. Non c’è più tempo da perdere”.
“Da quattro mesi – ha detto l’ex assessore regionale alla Sanità Silvio Paolucci – il Consiglio regionale è immobile. Si perde tempo, senza prendere provvedimenti. I 900 mila euro rimessi sulla legge del termalismo vanno assolutamente assegnati. E questo lo deve comprendere l’assessore Campitelli che ci dice che sta ancora studiando la pratica”. “È gravissimo che il neo sindaco Luigi De Acetis non abbia detto una parola. È come se il sindaco di Taranto, appena insediatosi, non avesse parlato del problema dell’Ilva – ha detto Luca La Selva – Il centrodestra parla di ipotesi fantasiose di salvataggio attraverso l’intervento di privati, senza considerare che la stagione può essere salvata solo con il concessionario attuale. Come Pd siamo a disposizione di sindacati e lavoratori per portare avanti le loro istanze”.