Dopo l’ok della Camera, il ministro dei Trasporti Toninelli e la sua omologa francese, Borne, hanno congiuntamente richiesto il posticipo dei bandi di gara relativi al tunnel di base.
Con 261 voti a favore e 136 contrari, l’aula della Camera ha approvato la mozione, presentata da Lega e M5s, che impegna il governo a “ridiscutere integralmente il progetto della linea Torino-Lione nell’applicazione dell’accordo Italia e Francia”.
Nel testo della mozione si legge: “il ministero delle Infrastrutture ha dato mandato alla ricostituita struttura tecnica di missione di predisporre una nuova valutazione dell’adeguamento dell’asse ferroviario Torino-Lione mediante l’uso dell’analisi costi/benefici, per consentire un’allocazione delle risorse più efficiente per supportare il procedimento decisionale, con cognizione di causa, in modo da definire se attuare o meno una proposta di investimento o se optare per eventuali alternative”.
Di fatto quindi, la decisione finale sul destino dell’infrastruttura viene rimandata mentre sull’opera incombe il monito dell’Unione Europea che, tramite una comunicazione ufficiale dell’agenzia INEA, ha posto il tempestivo avvio delle gare di appalto come condizione fondamentale per evitare la decurtazione di 300 milioni di euro dai fondi comunitari destinati alla Torino-Lione.
Il governo è quindi chiamato a decidere in fretta anche se, al momento, le posizioni delle due anime della maggioranza sembrano ancora piuttosto distanti, nonostante l’intesa sulla mozione approvata oggi. “L’obiettivo è rivedere il progetto, risparmiare dove si può risparmiare e andare avanti” ha dichiarato il vicepremier Salvini, mentre il sottosegretario Di Stefano (M5s) ribadisce: “per noi è un’opera che va fermata del tutto”.