Chieti. “Perché invece di spendere ben 13.500,00 euro di soldi pubblici per spostare l’autovelox di Brecciarola non si utilizza quella somma per installare le apparecchiature elettroniche di monitoraggio della qualità dell’aria nel fabbricato in cemento armato realizzato da questa Amministrazione nel 2014 ed attualmente abbandonato ai rovi?”.
E’ quanto denuncia il Segretario cittadino di Giustizia Sociale e rappresentante del Comitato “Il Bivio” Andrea Iezzi che sottolinea: “visto che nei giorni scorsi è stato lo stesso Sindaco Di Primio a dichiarare che avrebbe monitorato personalmente tutta la fase di trattamento dei rifiuti importati dal Comune di Roma salvaguardando il più possibile la salute dei concittadini, costretti ogni giorno loro malgrado a subire le puzze nauseabonde emesse dall’impianto di TMB ed il traffico insostenibile dei tir carichi di immondizia, appare questa l’occasione giusta per dimostrare con i fatti quanto dichiarato. In questo modo, da un lato si tutela la salute della gente monitorando costantemente la qualità dell’aria nei pressi della discarica e dall’altro si utilizza un fabbricato che altrimenti rappresenterebbe l’ennesimo spreco di soldi pubblici che in questo momento l’Amministrazione certamente non può permettersi. Nella fase di realizzazione dell’opera, fortemente voluta allora dal Comitato Cittadino “Il Bivio” erano comprese ovviamente anche le centraline elettroniche che sarebbero dovute servire per monitorare l’aria ma che poi per mancanza di fondi non sono state più acquistate”.
“Quindi – conclude Iezzi – rivolgiamo questo appello al Sindaco affinché venga semplicemente restituito l’apparecchio autovelox e venga dirottata la somma predestinata allo spostamento dell’impianto di rilevazione di velocità all’acquisto e montaggio delle centraline in Contrada Casoni. Sarebbe finalmente un bel gesto di attenzione da parte dell’Amministrazione Comunale nei confronti degli abitanti del “Bivio” e di “Brecciarola”, ormai allo stremo di pazienza di chi vede rafforzarsi, sempre più, la convinzione dell’accanimento nei loro confronti”.