Riserva naturale: è stata la Meloni a mettere la parola fine. Grandi polemiche

Il Governo Meloni boccia la riperimetrazione della riserva naturale del Borsacchio, ma allora perché è stata eseguita? Questo se lo chiedono in molti, tra cui il consigliere regionale PD Dino Pepe.

Tanto si è parlato in questi mesi della riperimetrazione della riserva naturale situata nella Valle del Borsacchio che è passata a soli 24 ettari dopo un importante taglio effettuato dal governo regionale guidato da Marco Marsilio. Ora arriva addirittura una beffa, ovvero una bocciatura da parte del Governo Meloni.

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Il Ministero della Cultura, infatti, ha evidenziato come la scelta di ridimensionare la riserva naturale sia stato un errore, pertanto il consigliere regionale PD Dino Pepe infiamma la polemica domandandosi come sia possibile aver avallato tale progetto se un governo guidato da esponenti della stessa maggioranza a cui appartiene Marsilio sembra quasi disconoscerlo.

Borsacchio: fu un errore la riperimetrazione della riserva naturale?

Il consigliere regionale del PD Dino Pepe suona la carica contro il governo regionale Marsilio che a suo tempo sottoscrisse la riperimetrazione della riserva naturale del Borsacchio. Dal Ministero della Cultura sarebbe arrivata una bocciatura, cosa che screditerebbe totalmente l’operato di Marsilio, almeno secondo Dino Pepe.

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Siamo di fronte ad una bocciatura eclatante, che certifica l’inadeguatezza del governo regionale a guida Marsilio. È una nota netta, senza possibilità di appello, che rafforza quanto avevamo già prontamente contestato l’indomani del voto: la riperimetrazione del Borsacchio è illegittima“.

All’epoca furono raccolte 30.000 firme da parte di cittadini e associazioni per fermare il progetto di ridurre l’area della riserva che, a oggi, è di soli 24 ettari. Il governo Marsilio non volle sentire ragioni confermando la sua decisione. Ora, però, stando alle parole di Pepe, lo stesso Governo Meloni, a cui appartengono esponenti della stessa maggioranza dell’attuale presidente della regione Abruzzo, avrebbe disconosciuto quella scelta.

A difesa di Marsilio, tuttavia, è intervenuto il capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Mauro Febbo che ha fatto presenti le presunte “colpe” dello stesso Pepe in fase di voto quando si doveva decidere se avviare o meno la riperimetrazione del Borsacchio: “Prima di lanciarsi in certe frettolose affermazioni il consigliere Pepe farebbe bene a spiegare come mai, nel corso della votazione sulla riperimetrazione del Borsacchio, ha cambiato il suo voto da contrario a astenuto e perché i suoi colleghi di partito avevano abbandonato l’Aula“.

Poi, Febbo, continua dicendo che non ci sarà alcun dietrofront: “La Riserva è e resterà di 24 ettari come originariamente era stata programmata“.

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