“Il progetto di legge”, dicono Antonio Blasioli e Silvio Paolucci, “è volto essenzialmente a rimodulare la data di formazione della nuova municipalità, spostandola al 2027, e a ridefinire in modo discrezionale e farraginoso le modalità di costituzione del nuovo ente. Per giunta, contempla l’utilizzo di un Ufficio designato che di fatto non è stato mai istituito, ovvero quello incaricato di supportare i Comuni nel processo di fusione, predisposto con la legge n°10 del 16 giugno 2022 grazie ad un emendamento proposto dal centrosinistra e approvato all’unanimità dal Consiglio Regionale”.
“In sostanza”, proseguono, “l’organo avrebbe potuto accompagnare le municipalità nella difficile fase di gestazione, mentre invece si sono persi sei mesi e il prossimo settembre, in base alla proposta di legge, sarà chiamato a valutare se ricorrano o meno le condizioni per la nuova Pescara al 2027. In Commissione, la Direttrice Grimaldi ha fatto sapere di aver richiesto l’istituzione dell’ufficio suddetto, sottolineando però come il Dipartimento preposto a fusioni e accorpamenti lamenti carenza di personale a fronte dell’aumento di mansioni e competenze, e pertanto – deduciamo – faticherà ad assolvere un compito così complesso”.
A questo, i due Dem aggiungono che “la Regione non si è attivata, in ossequio alla Legge 26/2018 – quella vigente sulla istituzione di nuova Pescara – per la nomina di un commissario, designazione cui avrebbe potuto provvedere a partire dallo scorso agosto, e a cui invece non ha dato seguito per una precisa scelta politica. Il mancato rispetto di una legge regionale è un fatto grave che tradisce la volontà popolare e il risultato del referendum del 2014, e che mette in luce la prevalenza della volontà politica rispetto a disposizioni legislative. Una circostanza che riteniamo preoccupante per il futuro, vista l’ampia discrezionalità rimessa dalla proposta di legge in discussione, in merito al possibile posticipo della fusione al 2027, al parere del Presidente della Giunta Regionale e del Presidente del Consiglio Regionale”.
“Per questo motivo, come confermeranno gli emendamenti che presenteremo lunedì, stiamo lavorando in Commissione per arrivare entro il 1 gennaio 2024 alla fusione mediante una formula ottimale che non arrechi disagi né alle comunità né ai tre comuni”, concludono Blasioli e Paolucci.